POLITICA

Lacco Ameno, il dopo Calise resta un rebus

Atmosfera serena in maggioranza una settimana dopo le dimissioni dell’assessore: il toto-nomi è iniziato, ma l’eventuale sostituzione in giunta non sembra una priorità urgente per Pascale

Sarà interessante assistere al prossimo consiglio comunale di Lacco Ameno. Martedì prossimo la seduta straordinaria dovrà esaminare qualche debito fuori bilancio e approvare una convenzione per i progetti di rigenerazione urbana con un altro Comune. Un ordine del giorno dunque di ordinaria amministrazione, senza punti in agenda in grado di scatenare polemiche, eppure l’interesse di cui parliamo non mancherà, e sarà concentrato in particolare nell’osservare come si muoverà, al momento del voto, il consigliere Giacinto Calise.

Nel prossimo consiglio comunale, in programma martedì prossimo, gli occhi saranno naturalmente puntati sul dottore che ha restituito le deleghe: voterà a favore o contro la maggioranza?

Consigliere e soprattutto ex assessore della giunta Pascale: è già trascorsa una settimana dalle dimissioni, e il prossimo civico consesso sarà dunque la prima occasione pubblica per valutare gli eventuali nuovi equilibri politici. In sostanza, sarà interessante vedere che il noto pediatra voterà a favore della maggioranza con cui è stato eletto e di cui, fino a prova contraria, fa ancora parte, oppure no. Insomma, è ancora tutto da valutare l’impatto dell’uscita di Calise dall’esecutivo, del quale non si può nemmeno escludere un ritorno sulla propria decisione: circostanza che a molti può sembrare altamente improbabile ma che non va scartata. Intanto è giàiniziato il toto-nomi per capire chi potrebbe eventualmente sostituireCalise in giunta: c’è chi ipotizza una “quota rosa”, altri invece pensano a un nome da individuare facendo affidamento sul “bottino” di preferenze raccolto alle elezioni. Tuttavia a Lacco Ameno simili conteggi da manuale Cencelli non sembrano essere stati presi come riferimento.Un’ipotesi accademica è quella dell’assessore completamente “esterno”, cioè qualcuno finora al di fuori da ogni contesto politico-elettorale, ma una soluzione di questo tipo non viene praticamente mai adottata nei comuni più piccoli.

A breve la giunta dovrebbe approvare lo schema di transazione col fallimento della Lacco Servizi. Ma stavolta il documento sarà ben diverso da quello che fu portato nel consiglio, poi andato deserto, e punterà a garantire esclusivamente la posizione del Comune

Ma a parte i pronostici, alla Torre dell’Orologio di Piazza Santa Restituta sembra che non ci sia eccessiva fretta di nominare un nuovo assessore: anzi, a giudicare dall’aria che tira nei corridoi del municipio, non pare affatto che si avverta come priorità l’esigenza di sostituire il dottore. L’atmosfera è piuttosto rilassata, e le dimissioni di Calise sembrano essere state assorbite senza apparenti ripercussioni sulla gestione ordinaria. E in tale gestione va ricompresa anche la transazione con il fallimento della Lacco Ameno Servizi, il casus belli che – nonostante le smentite di rito – è stato alla base del consiglio comunale saltato un paio di settimane fa, dopo essere andato deserto in prima e in seconda convocazione: a breve infatti l’esecutivo guidato da Pascale dovrebbe approvare lo schema di transazione che chiude l’annosa questione del fallimento della partecipata con un accordo dell’importo di 260mila euro. Ma stavolta lo schema della transazione sarà ben diverso da quello che fu portato in consiglio, e punterà a garantire esclusivamente la posizione del Comune, senza farsi carico dei milioni di debiti che all’epoca furono accumulati.

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I recenti eventi sembrano aver avuto un ruolo chiarificatore all’interno della maggioranza e della stessa giunta, con alcuni riavvicinamenti e un conseguente ricompattamento della compagine

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Come i lettori ricorderanno, l’originaria bozza di accordo presentata ai consiglieri puntava invece a coprire anche le eventuali responsabilità del liquidatore, oltre che del revisore dei conti, fratello dell’ex assessore. Un segnale che a livello politico costituisce un indice rivelatore dei mutati orientamenti interni alla maggioranza. Del resto, come accennato su queste colonne la settimana scorsa, l’accordo per la chiusura del fallimento della Lacco Servizi non sarebbe stato l’unico motivo di attrito nella giunta durante l’anno e mezzo diconsiliatura fin qui trascorso: le modalità di gestione di servizi strategici importanti come quello dei tributi, compresa la ventilata intenzione di esternalizzare la riscossione assegnandola a una società romagnola, hanno sollevato molti dubbi e perplessità in giunta anche tra coloro che erano più vicini all’ex assessore, finendo per indurli a riavvicinarsi al resto dell’amministrazione, che ora appare più compatta. Un dato, quest’ultimo, da non sottovalutare, che induce a considerare gli ultimi sviluppi come una linea di demarcazione – e di chiarificazione – nell’azione amministrativa della compagine guidata da Pascale.Il tempo si incaricherà di dimostrare se si tratti di un effetto transitorio o duraturo.

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