CULTURA & SOCIETA'

Le storie di guerra di ischitani Alfredo Tellio e Pasquale Mazzella nel giorno della celebrazione delle forze armate a Ischia

IL RACCONTO DI GUERRA DI PASQUALE MAZZELLA DEL BATTAGLIONE SAN MARCO BLOCCATO A SHANGHAI: “Alfredo Tellio fratello adottivo dello scomparso artistas pittorfe di ischia Ponte Mario Mazzella, imbarcò sull’incrociatore Zara in qualità di cuoco ufficiale ( i cuochi imbarcati sulle unità militari erano civili). Alfredo non avrebbe mai immaginato essere coinvolto in un’azione di guerra e che il suo incrociatore in navigazione nel Mediterraneo orientale alle ore 02,30 del 29 marzo del 1941, sarebbe stato colpito da salve di artiglieria delle navi da guerra inglesi. Soltanto 46 membri dell’equipaggio formato da oltre 500 persone, furono salvati. Nella stessa azione di guerra furono affondati dagli inglesi gli incrociatori Fiume e Pola con due cacciatorpediniere dove erano imbarcati diversi ischitani, di Forio, Barano e di Ischia centro. L’isola così, dette un pesante contributo di giovani vite umane. La sua scomparsa dell’amico Tellio, ci raccontava Pasquale Mazzella, creò un profondo dolore nella famiglia Mazzella del noto pittore e fra la popolazione ischi tana del Borgo”

La giornata in omaggio postumo dei caduti e delle forze armate che ricorre nella data storica del 4 novembre, Ischia Capoluogo l’ha celebrata lunedì 7 novembre con la sentita partecipazione di autorità civili e militari, associazioni di volontariariato locali e rappresentanze scolastiche tra dirigenti, insegnanti ed alunni.

CAPITANO TIZIANO LAGANA’ E GIUSEPPE D’AVETA

L’ iniziativa porta a riporre il giusto valore che rivestono i vari monumenti eretti ad imperitura memoria per i tanti caduti ischitani di tutte le guerre, installati nelle principali piazze dell’isola. Per tanto, specie nel giorno solenne della ricorrenza , siamo portati a rendere omaggio ai vari sacrari e lapidi commemorative di Piazzetta San Girolamo e di Piazza Antica Reggia di Ischia, di Piazza San Rocco a Barano, di Piazza Testaccio, di Fontana, di Serrara, di Forio ove la fiamma del ricordo struggente arde senza sosta per i nostri fratelli caduti che hanno dato la propria vita, in mare, nei cieli e per terra per amore della loro Patria. Lunedì mattina a partire dalle 8,45, il Comune d’Ischia insieme alloe rappresentanze civili, militari ed associative ha organizzato la festa della Forze Armate e dell’Unità Nazionale, un momento per ricordare un’importante pagina di storia scritta negli annali della fedeltà alla nazione e vissuta per volere di Dio da chi è ancora in vita per ancora una volta omaggiare gli eroici combattenti che non ci sono più.

IL CAPITANO DEI CARABINIERI DI ISCHIA TIZIANO LAGANA’ E LUIGI MAGLIARO PRESIDENTE ASS. NAZ CARABINIERI DI ISCHIA

La cerimonia benedetta da don Agostino Iovene, ha avuto luogo in piazzetta san Girolamo ove davanti all’altare della memoria.dove è stata deposta una corona di alloro al Monumento dei Caduti di Ischia dal Sindaco Enzo Ferrandino e dove si assistito agli interventi commemorativi per altro animati da uno stimolante amor patrio. Per chi è a corto di storia patria, l’Italia ricorda l’Armistizio di Villa Giusti – entrato in vigore il 4 novembre 1918 – che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste, e portare a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale. Il 4 novembre terminava la Prima Guerra Mondiale. Per onorare i sacrifici dei soldati caduti a difesa della Patria, il 4 novembre 1921 ebbe luogo la tumulazione del “Milite Ignoto”, nel Sacello dell’Altare della Patria a Roma. Con il Regio decreto n.1354 del 23 ottobre 1922, il 4 Novembre fu dichiarato Festa nazionale.

IL SINDACO DI ISCHIA CON GIOVANNI SORRFENTINO E GIORGIO BRANDI

Tante le iniziative organizzate per commemorare il Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate: “Caserme Aperte” e “Caserme in Piazza”, esibizioni di Bande e Fanfare di Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza. Inoltre, in tutti i comuni capoluoghi di provincia, e in quelli nei quali si registra una significativa presenza di reparti delle Forze Armate, si svolgerà la cerimonia dell’alzabandiera. Anche quest’anno è stata riservata grande attenzione alle nuove generazioni con conferenze tenute da personale militare nelle scuole. Temi centrali, le circostanze storiche e le fasi salienti della Grande Guerra, ma anche le attuali missioni svolte dalle Forze Armate in patria e all’estero per far conoscere più da vicino ai giovani il mondo della Difesa. Alle scuole, inoltre, è stato consegnato simbolicamente il Tricolore, vessillo di libertà, simbolo di un popolo che trova la sua identità nei principi di fratellanza, di uguaglianza e di giustizia. Ischia nel merito anche quest’anno 2022 ha fatto la sua parte.

IL SINDACO ENZO FERRANDINO CON SILVIO CARCATERRA

La commemorazione di lunedì scorso è servirà senza dubbio ad esaltare lo spirito eroico di tanti ischitani che hanno sacrificato la propria vita per amor di patria, consegnandosi ad un nemico implacabile che non ti ha permesso vie d’uscita. Ne sa qualcosa o meglio ne sapeva qual cosa, Alfredo Tellio, il cui nome è scolpito sulla lapida del monumento ai caduti in piazzetta San Girolamo dove le autorità civili e militari e la scolaresca di Ischia hanno deposto la rituale corona di alloro in omaggio alla memoria di tutti i caduti colà omaggiati. Alfredo Tellio era fratello adottivo dello scomparso Pittore Mario Mazzella. L’ultima guerra lo porto in Cina a Shanghai dove incontrò un ‘altro straordinario e coraggioso ischitano Pasquale Mazzella, scomparso qui a Ischia, qualche anno fa, dopo essersi impegnato a lungo nel sindacato, in favore dei lavoratori del mare. La storia di Alfredo Tellio ce la raccontò proprio il nostro amico Pasquale, poco tempo prima che lasciasse questo mondo. “

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LA BENEDIZIONE DI DON AGOSTINO IOVENE

“ Ricordo, ci diceva il compianto Pasquale Mazzella, quando Alfredo arrivava a Shanghai con la nave e mi veniva a trovare nella caserma del Battaglione San Marco dove io prestavo servizio. Mi portava da Ischia vino bianco del nostro terreno e frutta di stagione. Ed io ero felice. Poi scoppiò la guerra in Italia”. Il racconto di Pasquale entra nel vivo e cattura tutta la nostra attenzione. “Alfredo si imbarcò sull’incrociatore Zara in qualità di cuoco ufficiale ( i cuochi imbarcati sulle unità militari erano civili). Alfredo non avrebbe mai immaginato essere coinvolto in un’azione di guerra e che il suo incrociatore in navigazione nel Mediterraneo orientale alle ore 02,30 del 29 marzo del 1941, sarebbe stato colpito da salve di artiglieria delle navi da guerra inglesi. Soltanto 46 membri dell’equipaggio formato da oltre 500 persone, furono salvati.

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LA LAPIDE DEL SACRARIO DI PIAZZETTA SAN GIROLAMO A ISCHIA – TRA I NOMI SCOLPITI DEI CADUTI VI E’ QUELLO DI ALFREDO TELLIO

Nella stessa azione di guerra furono affondati dagli inglesi gli incrociatori Fiume e Pola con due cacciatorpediniere dove erano imbarcati diversi ischitani, di Forio, Barano e di Ischia centro. L’isola così, dette un pesante contributo di giovani vite umane. La sua scomparsa dell’amico Tellio, creò un profondo dolore nella famiglia Mazzella e fra la popolazione ischitana. Quella brutta notizia mi giunse dopo qualche mese. Fu proprio un cuoco dell’altra nave il “Conte Verde” che a causa della guerra non potè fare ritorno in Italia rimanendo ferma nel porto di Shanghai. Fu una notizia molto brutta che mi rattristò molto. Cominciarono i guai anche per me in Cina quando scoppiò la guerra fra l’ America e il Giappone. Quell’odissea per me che durò per oltre sei anni da quando Alfredo fece l’ultimo viaggio, non è bastata a cancellare dalla mia memoria il ricordo di Alfredo Tellio, figlio adottivo di Carmela e Gennarino Mazzella, guardia municipale di Ischia” .

Foto di Giovan Giuseppe Lubrano Foptoreporter

antoniolubrano1941@gmail.com

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