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“CAMPANE A MARTELLO” E “L’AMICA GENIALE”, DUE FILM GIRATI A ISCHIA DI EPOCHE E STORIE DIVERSE , MA CON LA SCENA DELLO SBARCO SIMILE

Due film diversi , realizzati in due epoche diverse, con due storie diverse, due attrici diverse, ma con due scene simili, al primo impatto con la nostra isola ,rese però differenti per il tempo  che in parte ha cambiato lo stato del luogo. I due film a cui faccio riferimento sono “Campane a Martello” di Luigi Zampa e “L’Amica Geniale” di Saverio Costanzo tratto dall’opera della scrittrice napoletana Elena Ferrante . Il primo in bianco e nero  girato quasi per intero a Ischia Ponte ed a Forio nel 1948-1949, il secondo, a colori, essendo una mini serie a puntate per la Televisione, ha visto girare anch’esso a Ischia Ponte  e Barano solo varie scene della quinta e sesta puntata lo scorso maggio 2018. Le due scene incredibilmente simili, come si può vedere dalle foto qui pubblicate, si riferiscono allo sbarco  ed al proprio arrivo  a Ischia Ponte sui vecchi pontili del Borgo (il primo di legno che non c’è più ed il secondo di cemento costruito nel 1951) delle protagoniste con la valigia in mano. Per Campane a Martello percorrono appena sbarcate il vecchio pontile di legno, era settembre del 1948, il film uscirà nel settembre del 1949,  le attrici protagoniste, già all’epoca famose al grande pubblico, le giovani protagoniste  della pellicola  Gina Lollobrigida ed Yvonne  Sanson,  rispettivamente nel film  nella parte di Agostina  e  Australia. Per L’Amica Geniale invece sbarcò ad Ischia Ponte  sullo storico pontile di cemento , era il 29 maggio del 2018, lo scorso anno, l’attrice protagonista Elisa del Genio alla sua prima esperienza  cinematografica , Lenù nel  film. Anch’ ella con la valigia in  mano. Due momenti di  differenti  epoche per due storie sofferte, che per quanto riguarda il ruolo di immagine che ha avuto la nostra isola nelle pellicole in questione, partono proprio dalle scene riprese sui due pontili del Borgo. Campane a Martello è stato girato nella vecchia Ischia Ponte ed a Forio tra il 1948 e il 1949 dove è stata raccontata una storia di quel  tempo  avendo per sfondo una isola povera, trascurata,con caseggiati scalcinati e tristi con gente mal vestita e dimessa,ma con  tanta voglia di vivere sia pure nella semplicità ed attendere tempi migliori che con gli anni poi sono realmente arrivati per tutti. Scene dell’Amica Geniale come quella sul pontile ed altre, sono state girate solo poco meno di un anno fa  e raccontavano una storia ambientata negli anni ‘50 dove la ragazza, Lenù con la valigia in mano, sbarcata  ad Ischia Ponte,in un Borgo non proprio come  si presentava circa 70 anni fa, come realmente appariva nel film del ’49 Campane a Marteello. L’ ischitana  Elena Mazzella che ha seguito il set dell’Amica Geniale sll’isola scrivendo vari articoli l’ha vista così:“…Intanto, noi tutti che abbiamo assistito alle riprese della serie tv avvenute lo scorso mese di maggio, per le quali arrivarono in circa 180, tra attori e comparse, tutti rigorosamente abiti d’epoca, ci ritrovammo piacevolmente catapultati negli anni ’50, e ci piacque assai. Centinaia furono le comparse ischitane che presero pare alle riprese che si svolsero, oltre che all’ombra del Castello Aragonese, a Forio e Barano. Sbarcarono sull’isola, insieme alla troupe, corriere anni ’50, auto d’epoca, carretti con balle di fieno, cavalli, carrozze e bauli. I lampioni si illuminarono di luci soffuse, dai balconi pendevano lenzuola variopinte e in mare galleggiavano colorati gozzi a remi: la bellezza queste scene, per chi le ha viste dal vivo, o solo in foto, non si dimenticano facilmente e tanto basta”. Senza dubbio la natura e le cose semplici era quelle ma il volto di Ischia bello ed evidente nelle riprese dell’Amica Geniale non era quello reale del tempo in cui è stato ambientato la serie del Regista Saverio Costanzo. Le cronache dicono che le puntate de L’Amica Geniale ha riscosso un grandissino successo nazionale ed internazionale tanto che anche la Cina ha acquistato i diritti per trasmetterla. Sono sincero: le scene che riprendevano a larghi tratti il paesaggio della nostra isola erano bellissime, anche se troppo linde per rappresentare Ischia anni ’50. Ho visto le puntate e le ho trovate di una noia mortale. Altra storia invece è quella di Campane a Martello che rimane uno dei migliori film girati nella nostra isola la cui trama sintetizzo qui di seguito.  Agostina (Gina Lollobrigida) è una giovane donna ischitana, si guadagna da vivere fuori dell’isola con la prostituzione. Non fidandosi delle banche, invia tutto quello che riesce a risparmiare al vecchio curato di Ischia, affinché egli lo amministri con oculatezza in vista del suo ritorno. Quando finalmente ritiene di aver raggiunto una somma sufficiente, superiore al milione, pur se con il timore che venga svelata l’origine dei suoi guadagni, decide di far ritorno a Ischia. È con lei la “collega” bolognese Australia (Yvonne Sanson), e le due donne vogliono avviare una nuova ed onesta attività. Ma il vecchio prete è morto e quello nuovo, don Andrea (Eduardo De Filippo), non sapendo degli accordi tra i due e pensando che quelle somme arrivassero per fini di beneficenza, ha usato tutto il denaro per mandare avanti un orfanotrofio in cui sono ospitate numerose bambine rimaste senza famiglia. Agostina, che la comunità dell’isola ormai tratta e riverisce da gran signora, e con lei Australia, si trova così di nuovo senza denaro. Pretende quindi che il prete le restituisca tutto quello che lui ha usato per l’orfanotrofio, anche a costo di chiuderlo. Mentre i compaesani si dividono tra coloro che sono favorevoli alle richieste di Agostina, sperando così di poter concludere affari con la donna diventata ricca, e quelli che invece sono commossi per la sorte delle orfanelle e vorrebbero un intervento del Comune, che però il Sindaco rifiuta, don Andrea si ammala e suona le campane a martello per chiamare tutti a decidere il da farsi. Inevitabile il lieto fine… Il film, fu realizzato in una doppia versione, italiana ed inglese, quest’ultima intitolata «O.K. Agostina». La versione inglese fu sceneggiata da Michael Medwin ed interpretata da Patricia Medina, nel ruolo di Agostina, Ivonne Mitchell, nel ruolo di Australia, mentre Manning Whiley interpretava don Andrea. Le medesime scene venivano recitate dagli attori italiani e poi da quelli inglesi. L’unica attrice che recitò in entrambe le versioni fu la bilingue Clelia Matania. Il soggettista Piero Tellini scrisse il film ispirato da una vicenda di cronaca letta su un giornale. La vicenda si rivelò essere falsa allorquando il giornalista denunciò Tellini per plagio: ne reclamava infatti i diritti poiché egli stesso aveva inventato la notizia.

                                                                                        antoniolubrano1941@gmail.com

 

 

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