CRONACA

Il covid “azzera” la scuola in presenza, l’ira della minoranza

Sull’isola di Arturo in un passato anche recente il sindaco Ambrosino aveva sempre optato per chiusure immediate e prolungate, adesso si cambia registro e il rimedio sembra peggiore del male. L’affondo di Menico Scala

Diciamo la verità il ritorno a scuola sull’isola di Procida, per quanto riguarda la scuola dell’infanzia ed elementari, avvenuto subito dopo le festività pasquali, non è stato dei più sereni. Neanche il tempo di far suonare la prima campanella, infatti, che sono arrivati i primi casi covid che hanno interessato le scuole dell’infanzia, con conseguente messa in LEAD di molte classi. In pochi giorni, poi, il contagio si è esteso (non solo tra gli alunni ma anche tra il personale docente ed ata) agli altri plessi, ed anche qui, ancora oggi, sono tante le classi che svolgono lezione a distanza. Questa situazione, si è ulteriormente allargata dopo appena pochi giorni dall’apertura totale della scuola media, evento che ha portato, proprio nelle ultime ore, a porre in isolamento ulteriore personale ed alunni delle terze classi.

Palpabile, quindi, il disorientamento di tanti genitori, ma anche dei lavoratori (che ovviamente tendono a parlare e scrivere meno sui social per ovvi motivi) alle prese con provvedimenti che calano sulla programmazione familiare dalla notte alla mattina, in cui non si riesce a quantificare il numero di persone in isolamento fiduciario (ad oggi sembrano che siano non meno di trecento) con tamponi pubblici e privati che si susseguono al ritmo di una vera e propria macchina da guerra. Se a questo aggiungiamo che per ogni bambino in isolamento c’è un fratello/sorella che frequenta anche classi dell’istituto superiore, genitori nonni e parenti vari, va da sé che la situazione finisca per coinvolgere un ampio tessuto.

Tutto questo in un contesto infiammato da polemiche politiche continue ed alle prese con una serie di questioni aperte, a partire dall’abbattimento della casa della famiglia Ambrosino a Chiaiolella, all’organizzazione dell’imminente stagione estiva e alla programmazione del prossimo appuntamento di Procida Capitale della Cultura 2022.

Il ruolo dell’Amministrazione e del Sindaco sulla vicenda scuola sembra piuttosto ballerino. In effetti, nel recente passato, il primo cittadino aveva sempre risposto con chiusure, anche per lunghi periodi, all’aumento dei casi, oggi, secondo il parere di molti frequentatori dei social, nonostante le dimensioni del contagio, soprattutto nell’ambito scolastico sia senza precedenti, il primo cittadino fa spallucce e rimanda a non precise norme che impedirebbero al Sindaco di intervenire cosa smentita in più occasioni da provvedimenti presi in diversi Comuni campani.

La minoranza, attraverso il capogruppo di “Procida per tutti” Menico Scala in un post dal sapore sarcastico scrive: “Oramai le classi in presenza si contano sulle dita di una mano. Che cosa stiamo aspettando? L’autotutela si invoca solo per gli atti degli amministratori mentre la salute dei giovani e dei cittadini chi la deve tutelare?”.

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