Tagli alle vie del mare, la Medmar “punge” Giosi
Monti replica alle accuse dell’eurodeputato: «Ci fa piacere che Giosi Ferrandino si sia occupato del nostro comparto. Speriamo che possa anche darci delle soluzioni». E parla di tagli necessari: da gennaio ad oggi calo del fatturato del 50%
È il trend topic isolano del momento che fa finire quasi la pandemia in secondo piano. Si tratta della riduzione delle corse marittime che in questi giorni tutte le compagnie di navigazione stanno ponendo in essere. Si tratta di una necessità da parte di aziende che, come tutte le altre, in periodo di Coronavirus e riduzione degli spostamenti, stanno mettendo in atto. Ieri c’è stata anche la presa di posizione dell’ischitano Giosi Ferrandino che dal parlamento europeo ha scritto al capogruppo in regione Campania del Pd Mario Casillo protestando come «i tagli che si stanno verificando nel golfo di Napoli sui trasporti marittimi non possono essere accettati. I territori subiscono le politiche degli armatori privati e non so quale si sia il ruolo della Regione Campania in tutto questo. Dobbiamo intervenire a difesa dei cittadini di Ischia e Procida.
Se qualche armatore non vuole effettuare corse meno produttive (dopo il periodo di vacche grasse d’estate) lo dica e la Regione le affidi a chi, invece, ha voglia di non penalizzare il territorio». Del problema legato alla riduzione delle corse via mare è stato investito anche Luca Gascone che nella scorsa consiliatura è stato presidente della commissione trasporti. «Cercheremo – ha detto – di trovare una soluzione, anche se bisogna tenere conto che gli armatori non percepiscono contributi pubblici, per cui non possono essere obbligati a garantire servizi non remunerativi». Cascone, comunque, non chiude la porta a possibili accordi. «Ci troviamo in un momento difficile – aggiunge – e la Regione è pronta a fare la sua parte pur consapevole dei vincoli amministrativi con cui bisogna fare i conti». La Regione Campania ha convocato per martedì i sindaci dei comuni interessati dai tagli delle corse via mare e subito dopo una riunione con tutti gli armatori che gestiscono le rotte del Golfo di Napoli.
«La rimodulazione degli orari e delle corse in prossimità della stagione invernale non è una novità. Avviene ogni anno». Così Salvi Monti, direttore commerciale della compagnia Medmar esordisce spiegando in modo chiaro quanto sta succedendo ai trasferimenti via mare. «In un anno in cui abbiamo toccato con mano una drammatica e drastica riduzione dei passeggeri e delle merci per salvare le aziende non ci sono alternative alla riduzione di corse. Durante il lockdown ci è stato imposto di tagliare le corse, adesso siamo entrati in una situazione di autolockdown e l’unica alternativa è proprio la riduzione delle corse». Solo per il mese di ottobre la riduzione del trasportato è pari al 60%. Dati statitici che indicano lo stato dei fatti. «Ridurre le corse – continua Salvi Monti – non è un capriccio degli armatori e delle compagnie di navigazione, è l’unico sistema per poter andare avanti e per non fallire». Le compagnie di navigazione, d’altronde, per affontare questo periodo di crisi, non hanno solo ridotto le corse, si sono sentite obbligate a mettere in cassa integrazione anche una parte dei dipendenti. «Ci siamo chiesti – spiega ancora Monti – quale fosse la soluzione per non fallire in questo periodo. Soprattutto adesso che stiamo nuovamente in una situazione di sostanziale lockdown». Non manca, poi, una stoccata a Giosi Ferrandino che ieri ha tuonato contro il taglio delle corse. «Che l’onorevole Ferrandino si sia occupato del nostro comparto, ci gratifica», spiega Monti. Ed ancora: «Ma poi ci aspettiamo alla luce della sua esperienza, acume e ruolo politico, anche delle soluzioni concrete a quella che è una crisi seria e globale e che non riguarda solo il mondo dei trasporti via mare». Il direttore commerciale della Medmar illustra la posizione della compagnia che rappresenta. «Sospendere le corse è una necessità di tutte le compagnie di navigazione. Da ieri sono state ridotte drasticamente il numero dei collegamenti da Napoli/Pozzuoli a Ischia». Ci spiega, poi, la sua personale esperienza. «Sono un pendolare ed ogni giorno da anni prendo lo stesso aliscafo sul quale, in una situazione di normalità, hanno sempre viaggiato circa 250 passeggeri. In queste settimane, ogni mattina, siamo al massimo 100/120». Per tutte le compagnie la situazione è la stessa: riduzione delle corse alla luce del drastico calo di fatturato che da gennaio ad oggi oscilla tra il 50 ed il 70% in meno.
una delle soluzioni potrebbe essere:
le corse che qualsiasi azienda taglia ora, non le riavrà in estate, resta con quelle attuali post tagli ed al posto delle aziende che hanno tagliato le corse verranno inserire altre aziende per le medesime
è facile rubare soldi dal portafoglio dei turisti e poi piangere miseria nei periodi di “magra” (che solo col trasporto commerciale e dei pendolari, magri magri non sono)
è facile avere le sovvenzioni per le corse regionali e poi non fare neanche quelle