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Tariffe taxi “esposte” a Capodichino, perchè non anche ad Ischia?

di Marco Gaudini

 

ISCHIA –  Molte volte l’isola, soprattutto in estate è teatro di situazioni di difficoltà per la vicenda legata alle famose tariffe predeterminate, che costituiscono spesso motivo di incomprensioni tra gli operatori ed i turisti, o nel peggiore dei casi, di veri e propri raggiri, messi in atto dai furbetti del tassametro. Questo elemento, che nonostante la gran parte della categoria dei tassisti, sia composta da lavoratori onesti, risulta difficile da scardinare e crea non pochi danni al nostro turismo. Basta infatti leggere le numerose recensioni sui vari siti di prenotazioni o di informazioni turistiche, per rendersi conto di quanto questo problema sia sentito tra coloro che hanno scelto la nostra isola per una vacanza, ed è valutato da chi invece vorrebbe venire a Ischia. Nel tempo, proprio dalla pagine del nostro giornale, abbiamo raccontato storie di vere e proprie truffe ordite a danno di ignari turisti da chi evidentemente non tiene al proprio lavoro, alla propria dignità, ma soprattutto al proprio territorio ed alla sua valorizzazione. Così come, ed è doveroso dirlo, abbiamo raccontato molte storie di tassisti onesti che hanno restituito oggetti di valore a clienti che li avevano dimenticati nell’auto. Da Napoli, però, arriva una novità che potrebbe costituire un ottimo strumento per limitare le attività poco ortodosse dei furbetti del tassametro. Il progetto della società Agrelli&Basta, realizzato tramite la comunità Città di Partenope in collaborazione con la Gesac, prevede, infatti, all’uscita dell’aeroporto di Napoli, nell’area dedicata ai taxi,  l’esposizione pubblica delle tariffe predeterminate. Tutti potranno sapere quanto costa una corsa prima ancora di salire in auto. «Le tariffe fisse per i taxi, stabilite dal Comune di Napoli, non sono mai state così chiare». Si presenta così l’iniziativa di Città di Partenope, comunità virtuale di 8750 cittadini, che si batte quotidianamente contro lo stereotipo negativo che vorrebbe Napoli città del malaffare, sempre e comunque. L’idea è semplice quanto efficace: affiggere, nel corridoio d’attesa per i taxi all’aeroporto di Capodichino, le tariffe predeterminate stabilite ormai da tempo dal Comune. Lo scopo è quello di rendere la vita più facile a cittadini e turisti, che sapranno così quanto spendere da un capo all’altro della città (o anche in altre zone della regione) prima ancora di salire in vettura.

Insomma: un vademecum chiaro e intuitivo per non subire brutte sorprese al momento del “conto”. L’iniziativa, informa la società Agrelli&Basta (responsabile del progetto) è stata possibile grazie alla fattiva collaborazione della Gesac, la società privata che gestisce l’aeroporto di Capodichino, ed è stata accolta con favore dalla maggioranza dei tassisti, che vedranno così diminuire anche la concorrenza sleale delle macchine abusive. Lo stessa iniziativa dovrebbe anche essere messa in atto presso la stazione centrale di Napoli in piazza Garibaldi. Questa pratica, sicuramente avrà effetti positivi anche per la nostra isola. In quanto i turisti che giungono prima nel capoluogo partenopeo e poi sull’isola, sicuramente avranno gli strumenti per ricevere un corretto trattamento, senza, come detto “brutte sorprese”. Ma si potrebbe fare molto di più, pensando di mutuare quest’iniziativa anche da noi, sul suolo isolano. Si potrebbe infatti, riprendendo l’esperienza positiva messa in campo a Napoli, prevedere presso i porti isolani, una sorta di bacheca, anche esteticamente accattivante dove allocare in modo chiaro le varie tariffe dei taxi, in modo da evitare ai nostri turisti eventuali raggiri.

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