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Hashish, convalidato l’arresto per il ventenne foriano

ISCHIA. È stato convalidato l’arresto di Andrea Caliendo, il ventenne foriano acciuffato dai Carabinieri martedì scorso con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti allo scopo di spaccio. La difesa del giovane, sostenuta dall’avvocato Alfonso Piscino, è comunque riuscita a centrare un risultato importante all’esito dell’udienza al cospetto del Gip, svoltasi ieri mattina. Il magistrato ha infatti disposto la scarcerazione dell’indagato applicando la sola misura dell’obbligo di dimora sull’isola d’Ischia. L’esito dunque va al di là anche delle aspettative della vigilia, quando la condizione di incensurato del giovane sembrava essere la base per poter sperare nella misura degli arresti domiciliari. Adesso invece il ventenne sarà libero di circolare tra i vari comuni dell’isola, anche se da quest’ultima non potrà comunque allontanarsi.  L’udienza è stata piuttosto breve. Il ragazzo ha negato con decisione di essere il destinatario del pacco contenente oltre un chilo di hashish, dunque ha respinto l’accusa di spaccio, che gli inquirenti hanno ipotizzato dopo l’azione dei Carabinieri della Stazione di Forio, guidati dal Capitano Angelo Pio Mitrione, svoltasi martedì, quando i militari lo trassero in arresto. L’operazione era stata preceduta da un attento monitoraggio che ha consentito di agire a colpo praticamente sicuro. Il pedinamento posto in essere dai Carabinieri  terminò quando il ragazzo è stato bloccato all’interno della sua automobile. La vettura fu perquisita in ogni angolo ed al suo interno fu rinvenuto l’ingente quantitativo di un chilo e cento grammi di hashish, suddivisi complessivamente in dieci panetti. L’episodio fu contrassegnato da una particolare piuttosto curioso: ciascuno dei panetti in cui era stata confezionata recava il contrassegno del simbolo di Batman, il popolare personaggio dell’universo dei supereroi della DC Comics. Un contrassegno decisamente insolito, almeno considerando il contesto nel quale è stato utilizzato. Dopo essere stato condotto in caserma per le rituali formalità, il giovane era stato trasferito su disposizione del sostituto procuratore di turno nel carcere mandamentale di Poggioreale, dal quale è uscito grazie anche al suo difensore di fiducia che, come detto, ha portato “a casa” (è il caso di dirlo) un risultato inatteso. Non si ferma intanto  l’attività investigativa degli uomini del capitano Mitrione, che adesso sono determinati a ricostruire la pista che porta alla fonte di approvvigionamento della sostanza stupefacente. Se i militari ci riusciranno, sarebbe un altro passo avanti nella lotta contro un fenomeno che purtroppo sta assumendo dimensioni ragguardevoli ormai anche tra i giovanissimi dell’isola.

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