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«Noi sacerdoti ce la mettiamo tutta, ci perdonerete se non sempre ci riusciamo»

dalla redazione

ISCHIA – Il Sindaco e l’Amministrazione tutta, insieme ai dipendenti comunali, il Comando Vigili, dei rappresentanti dell’Esercito e della Capitaneria di Porto hanno accolto ieri mattina sua Eccellenza il Vescovo, Mons. Pietro Lagnese per la prima volta in visita pastorale al Comune d’Ischia. «Siamo particolarmente onorati della sua presenza qui nel palazzo municipale, – ha detto il Sindaco Enzo Ferrandino– oggi si stringe un ulteriore rapporto di collaborazione tra Municipio e Diocesi e credo che, per i tempi che stiamo vivendo, non è mai stato così opportuno. Quando due istituzioni tendono a indicare la retta strada, quella dell’ unità, per affrontare le problematiche del territorio, credo che sia un ottimo esempio per i cittadini che hanno cosi dei riferimenti forti rispetto a quelle che sono le difficoltà della quotidianità». A porgere il suo saluto anche il presidente del Consiglio Comunale Ottorino Mattera, «è la prima volta che il Pastore di questa Diocesi in forma ufficiale viene in visita verso la nostra sede municipale, ed è come se l’avessimo accolto nella nostra chiesa, la sala del nostro Consiglio Comunale. Il nostro impegno è quello di operare e di migliorare il territorio per il prossimo futuro». A sua Eccellenza il Vescovo, in ricordo della visita, un’acquasantiera realizzata dall’artigiano Rosario Scotto di Minico. «Grazie per avermi accolto – ha detto loro il Vescovo –  e grazie per il lavoro che fate anche dietro le quinte. Sono lieto di essere qui questa mattina in visita a tutti coloro che lavorano per servire questa bellissima città. Il lavoro che dobbiamo fare è unire le forze nella consapevolezza che non abbiamo ricette facili e che ogni giorno bisogna accettare la sfida della complessità. Le giovani generazioni hanno bisogno di vedere in coloro che hanno responsabilità ecclesiali e civili delle persone credibili; è dal contributo di tutti che può venire la costruzione di una società più bella. Sono cittadino di quest’isola bella ed è nostro dovere preservarla e custodirla, valorizzarla in ogni modo, un lavoro non facile. Partecipiamo alla stessa causa per il bene della nostra gente. Quest’ isola ha tutte le caratteristiche per diventare un laboratorio di civiltà, da parte mia tutta la collaborazione. Noi preti non sempre ci riusciamo, manifestiamo le nostre fragilità e le nostre miserie e chiediamo perdono se non sempre siamo all’altezza della missione, ma vi assicuro che ce la vogliamo mettere tutta. Ringrazio i sacerdoti, cerchiamo di mettercela tutta e ci perdonerete se non sempre ci riusciamo, ma questa mattina voglio dire a tutti voi la nostra volontà è d’impegnarci e fare sempre meglio».

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