Tasse sui contributi alle imprese, Casamicciola non ci sta
Il sindaco scrive al Commissario alla ricostruzione e al Ministero dell’economia per chiedere che i sussidi per le aziende colpite dal sisma non siano considerati reddito tassabile
La questione era già emersa pubblicamente nell’ultimo Consiglio comunale di Casamicciola, svoltosi al Capricho la settimana scorsa. Durante la seduta, era infatti stato sollevato il problema dei contributi erogati dal commissario alle imprese colpite dal sisma di tre anni fa, come previsto dall’ordinanza commissariale n.13, e della loro paventata tassazione. Secondo i consiglieri, sarebbe stato ingiusto sottoporre a prelievo fiscale quello che è un aiuto in una situazione d’emergenza, e che dunque non sarebbe in alcun modo da considerare come “reddito”.
La discussione in consiglio non è stata senza conseguenze, in quanto il sindaco di Casamicciola Giovan Battista Castagna ha inviato una nota al Commissario delegato alla ricostruzione, Carlo Schilardi, in cui viene dapprima spiegato che lo scorso «6 agosto il Consiglio comunale di Casamicciola Terme riunitosi in seduta plenaria ha fatto voti perché venga portata a conoscenza delle autorità in indirizzo la richiesta avanzata dalla totalità degli imprenditori del Comune di Casamicciola beneficiari del contributo sussidio ricevuto ex ordinanza n. 13 del 6 marzo 2020, come modificata dall’ordinanza n. 13 bis del 28 aprile 2020. Tale richiesta, – continua Castagna – recepita come indirizzo politico dall’intero consiglio comunale, il quale ha dato mandato al sottoscritto a portarla all’attenzione delle autorità in indirizzo, ha per oggetto la detassazione del sussidio ricevuto».
Il primo cittadino specifica quindi che «in altri termini, tale sussidio non deve essere componente positivo del reddito, e quindi soggetto a tassazione, in quanto essendo un’indennità, nel suo genus non dovrebbe costituire reddito tassabile». La missiva partita dal Capricho si chiude con l’auspicio che «sul punto si apra un tavolo d’incontri con le autorità in indirizzo per addivenire a un provvedimento normativo che possa recepire la fattispecie di cui all’oggetto». Tra le “autorità in indirizzo”, va rimarcato, c’è anche il Ministero dell’Economia e delle Finanze: durante il consiglio comunale il sindaco annunciò che sarebbero stati chiesti chiarimenti all’indirizzo di via Venti Settembre, dove ha sede il dicastero attualmente retto da Roberto Gualtieri.