CRONACAPRIMO PIANO

Tassista aggredisce collega, ora basta: cacciate gli incivili

L’incredibile episodio ad Ischia Porto con un operatore ischitano che si scaglia su un lacchese e strappa la valigia a una turista americana che scoppia in lacrime dalla paura: adesso da Enzo Ferrandino ci aspettiamo il pugno di ferro

Un episodio di inciviltà intollerabile, l’ennesimo. e stavolta è davvero arrivata l’ora che dal palazzo municipale adottino il pugno di ferro. Basta sospensioni temporanee di licenze, adesso è arrivata l’ora di ritirarle definitivamente e cacciare dalla strada chi si rende protagonista di gesti ed episodi che infangano l’immagine turistica della nostra isola. E il fatto che a condannare quanto successo nella giornata di giovedì sia intervenuto anche il sindacato dei tassisti, è sicuramente un fatto che ci lascia intendere come il vento – forse – stia finalmente cambiando. Quanto accaduto a porto d’Ischia, è davvero intollerabile, oggettivamente intollerabile e non trova alcuna giustificazione. Una scena vergognosa che ha lasciato di stucco una serie di testimoni e lasciato spaventata e in lacrime una turista statunitense. I fatti in questione si sono verificati sulla banchina del Redentore, quando è sbarcato l’aliscafo Alicost in arrivo da Salerno. In quel momento un tassista di Lacco Ameno è stato aggredito prima verbalmente e poi pare anche fisicamente da un collega di Ischia che non aveva gradito la sua presenza “fuori Comune” per effettuare un transfer. Fatto sta che mentre il lacchese si preparava ad accogliere la vacanziera, il rivale ha dapprima strappato la valigia dalle mani della donna e poi si è scagliato contro chi la attendeva per condurla a destinazione. La povera americana è rimasta particolarmente sconvolta dall’accaduto ed è scoppiata in un pianto davvero interminabile.

E per mettere fine a quella indegna gazzarra si è reso necessario dapprima l’intervento di altri tassisti e successivamente quello di due agenti di polizia municipale che sono accorsi per sedare gli animi. Sono molte le voci e le indiscrezioni che si rincorrono relativamente allo scatto d’ira che ha visto protagonista il tassista ischitano, c’è anche chi sostiene che lo stesso avesse un diavolo per capello perché da tempo cerca di accaparrarsi il servizio di trasferimento dei clienti dal Mezzatorre agli imbarchi ma queste sono voci che ci interessano ben poco. Resta la gravità di un gesto inaudito e imperdonabile, al quale speriamo il sindaco Enzo Ferrandino voglia reagire con un provvedimento durissimo, in grado di dare anche l’esempio.

Sulla vicenda sono intervenuti anche i sindacati Unimpresa e Sitan che hanno indirizzato una nota – a firma di Raffaele Serpico e Pasquale Ottaviano – nella quale fortunatamente si condanna senza indugio l’assurdo episodio. La missiva, indirizzata al sindaco d’Ischia, all’assessore ai Trasporti ma anche agli organi di informazione, recita quanto segue: “A nome di Unimpresa/Mobilità e di Sitan/Atn ci dissociano dal deprecabile episodio accaduto al porto di Ischia. Abbiamo appreso che un tassista locale ha aggredito un collega proveniente da Lacco con un transfer dell’hotel Mezzatorre per prelevare un turista sbarcato al porto. Proprio ieri, sulle modalità del servizio, abbiamo scritto al comune chiedendo di accentuare i controlli. Abbiamo criticato ed evidenziato la non conformità dell’ingaggio, che in tal modo assume le caratteristiche di un Ncc. Ma condanniamo senza indugi chi si arroga il diritto di esercitare con la prepotenza e violenza il proprio diritto al lavoro. Il sindacato è attento alle complesse problematiche del settore taxi a Ischia, contesta spesso la condotta del comune, ma opera sempre nell’ambito della legalità, civiltà e correttezza istituzionale. Nessuno in nome del sindacato è autorizzato ad esercitare la tutela dei diritti con la violenza. Quando succede abbiamo sempre chiesto di applicare le sanzioni previste. Ci auguriamo di non dover più apprendere tali notizie. Ne va dell’immagine di Ischia e della categoria”. Insomma, la presa di posizione che ci attendevamo. Ora tocca al primo cittadino usare il pugno di ferro e lanciare un segnale chiaro a certi soggetti, che devono capire che non possono più permettersi il lusso di tenere certi atteggiamenti. Ne va anche della nostra sopravvivenza, e davvero non possiamo permettercelo. E allora, via dalla strada e che si dedicassero ad altre occupazioni.

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Carlo

Ischia il turismo dei carrettieri. Ischia dalle locazioni senza registrazione, agli abusi edilizi, alla mancanza di depurazione e ai tassisti carrettieri. Ischia e ischitani non siete neanche lo scarto del marcio di Capri !!!

Rossy

Ma basta lo dico io e tutti gli ischitani. Non se ne può più di tutti questi episodi. Un po di tranquillità Ischia se la merita. Peccato non poter tornare indietro alla Ischia di una volta, quella si che era vita vera. Ora siamo tutti così egoisti, ci freghiamo l’uno con l’altro.

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