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«Telecom tenga fede alle promesse, altrimenti saremo di nuovo in piazza»

All’indomani del corteo che ha attraversato le strade di Forio per dire “no” al ripetitore di via Casale e a quelli della frazione Panza, il professor Francesco Trofa ci ha consegnato una nota che ha ricevuto l’avallo di tutti i membri del comitato spontaneo dei residenti del Casale. Nel comunicato – che vi riportiamo nella sua interezza – si legge quanto segue: «I membri del comitato spontaneo di via Casale, nel ringraziare Domenico e Gennaro Savio per aver sostenuto la loro battaglia di civiltà, si dissociano da quanto accaduto sul lungomare di Forio, allorquando un esponente delle forze dell’ordine – nell’esercizio delle sue funzioni – è stato suo malgrado costretto ad allontanare dal corteo Gigi Lista e i ragazzi del movimento “Noi siamo Nessuno”».

«L’allontanamento degli attivisti – prosegue la nota – è chiaramente scaturito dalla volontà dei Savio, che nelle ore immediatamente precedenti al corteo e all’inizio dello stesso avevano specificato che non avrebbero manifestato accanto a personaggi che, a loro dire, sarebbero lontani dai concetti di democrazia, libertà e rispetto dei principi sanciti dalla Carta costituzionale. A onor del vero i ragazzi guidati da Gigi Lista non solo hanno mantenuto un comportamento encomiabile, ma hanno addirittura gestito con grande maturità l’aperta ostilità dei Savio, che hanno deciso arbitrariamente di collocare gli stessi in coda al corteo. Per una più giusta e obiettiva ricostruzione dei fatti, è opportuno sottolineare che gli unici cori intonati dai ragazzi si riferivano all’antenna. Pertanto appare alquanto strano che la Polizia di Stato abbia deciso di allontanare gli attivisti di “Noi siamo Nessuno” dal corteo, dal momento che questi ultimi non hanno fatto nulla che possa giustificare un simile provvedimento, che i residenti di via Casale reputano una forzatura assolutamente evitabile: il comitato infatti ha ragione di credere che i ragazzi del movimento “Noi siamo Nessuno” non avrebbero mai dato luogo a disordini di nessun tipo».

«Auspicando che simili circostanze non si verifichino più in futuro – concludono i membri del comitato spontaneo – la guardia resterà alta finché non sarà rimosso o comunque disattivato il ripetitore che tanta apprensione sta generando nell’ultima settimana». Fin qui il comunicato del comitato spontaneo, che quindi ha deciso di deporre l’ascia di guerra soltanto provvisoriamente. Domani i tecnici della Telecom Italia dovrebbero recarsi in quel di Forio per effettuare l’annunciato sopralluogo. Dal comitato ci fanno sapere che se l’ispezione dovesse condurre ad un nulla di fatto, gli abitanti del Casale saranno pronti a scendere di nuovo in piazza e a mettere in atto azioni di protesta per difendere strenuamente il proprio sacrosanto diritto alla salute. Nei prossimi giorni vedremo se dalle parole si passerà ai fatti.

foto Franco Trani

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