CRONACA

Teleposto, imminente l’asta: l’ultimo appello di chi non ci sta

Un gruppo di associazione si oppone ancora una volta alla vendita del cespite che fu della Marina Militare e che è ubicato in località Montevico a Lacco Ameno. Il “time limit” è fissato per il 9 settembre

La possibile vendita di quel cespite continua a far discutere. E così un cospicuo numero di associazioni dell’isola d’Ischia scende in campo per protestare ancora una volta contro la possibile vendita dell’ex teleposto della Marina Militare ubicato a Lacco Ameno in località Montevico. Ad lanciare un nuovo appello sono state le associazioni Stanza/ Spazio sociale dell’isola d’Ischia, VAS Onlus Aps, Circolo Metropolitano di Napol,i il Germoglio Ass.ne Yoga isola d’Ischia, Legambiente Circolo dell’isola d’Ischia. Che detto per inciso si sono avvalsi di una serie di adesioni di seguito riportate: Prof. Arch. Alessandro Dal Piaz, Urbanista Liberi e Uguali; Senatrice Loredana De Pretis per il Suo pregevole ruolo con reiterate convinte interrogazioni Potere al Popolo/ candidato alla Presidenza della Regione Campania Giuliano Granato Rifondazione Comunista/ Lista Terra – candidato ischitano al Consiglio regionale Michele D’Ambra Organizzazioni isola d’Ischia del PMLI ( Gianni Vuoso) e del PCIML (Gennaro Savio).

Nel testo della nuova nota diffusa alla stampa si riassumono inizialmente i fatti così come si sono succeduti nel tempo: “Con provvedimento dell’ Agenzia del Demanio/ Direzione Regionale Campania (prot. 7246 del 16 giugno 2020) l’ex Teleposto della Marina Militare su Monte Vico è stato posto in vendita all’Asta pel giorno 9 sett. 2020. La Regione Campania ed il Comune di Lacco Ameno non hanno esercitato il diritto di opzione all’acquisto di cui all’Art. 1, comma 437, della Legge 311/2004. Una scelta scellerata che attesta indifferenza culturale oltre che eventuali collusioni per interessi privati che la Magistratura potrebbe mettere in evidenza; per pochi soldi i suddetti Enti consentono ad un privato di impadronirsi di un bene collettivo che oltretutto è all’interno di Pithekussai, luogo dell’antica città dei pitecusani che richiama la storia della Magna Grecia. In più, l’ex Teleposto è all’interno di un’area di grande pregio paesaggistico e naturalistico che nell’aprile del 1986 fu inserita, d’intesa con il Dipartimento di Meteorologia dell’Ist. Tecnico Nautico di Forio, tra le passeggiate ecologiche regionali di Lega per l’Ambiente per la creazione in detto ex Teleposto di un ‘Centro di formazione ambientale e raccolta dati meteorologici’; una proposta che entusiasmò l’Amministrazione Comunale dell’epoca di sinistra a guida di Tommaso Patalano tanto che in data 1/07/1988 la Giunta Municipale di Lacco Ameno, con GM 180/’88 approva il progetto esecutivo dell’Osservatorio Ecologico di Monte Vico a recupero e valorizzazione dell’ex teleposto dell’Aeronautica Militare, con la richiesta alla cassa Depositi e Prestiti del relativo finanziamento di un primo lotto del valore di 100 milioni di lire; delibera mai revocata!”.

Ma da quel momento, raccontano le associazioni e i movimenti che si oppongono alla cessione del Teleposto, ne è passata di acqua sotto i ponti perché la scena è mutata. Non a caso nel documento si legge: “Poi il campo il cambio amministrativo ed il disinteresse dei successivi sindaci che hanno più propensi a politiche consumistiche con ricadute se non oltraggio sull’ambiente, sulla storia e la cultura di Lacco Ameno SI all’acquisizione pubblica del sito (comunale? metropolitano di Napoli? ) come Centro sociale e di ricerca, di Educazione Ambientale; anche per asservirne l’uso all’auspicabile Parco Pithekussae dell’intera area di Monte e, volando alto con la fantasia, già si potrebbe pensare – nel superamento dei settarismi amministrativi – ad un’intesa istituzionale tra Lacco Ameno e Forio per un complesso archeologico, storico, naturalistico-culturale e termale che metta insieme le varie ricchezze di Monte Vico, di San Montano e l’area boschiva di Zaro, per scopi naturalistici e di salute, sociali e culturali; per dare un segnale forte all’isola nella riqualificare della sua offerta turistica!”. Viene poi nel passaggio successivo ricordato che “Sulla questione c’è da registrare un recente ruolo propositivo de La Stanza/ Spazio sociale isola d’Ischia con un promettente incontro del 16 /01/2020 col Sub-Commissario Prefettizio di Lacco Ameno dott. Giuseppe Chianese che non ha dato alcun seguito se non l’assurdo atteggiamento pilatesco del Commissario Straordinario dott.ssa Ida Carbone che ignora addirittura due richieste d’incontro, sollecitati con Pec (13/7/’20 e 20/07/’20 ) da la Stanza/ Spazio Sociale, omettendo oltretutto ad un Suo preciso obbligo di saggia e corretta vita amministrativa. Intanto il tempo passa e la data del 9 sett.2020 dell’apertura delle buste di gara si avvicina! In tutto questo c’è da rilevare l’assenza delle forze politiche regionali e dei Sindaci dell’isola d’Ischia che continuano a vedere lo sviluppo e l’avvenire dell’isola nella miope e ristretta gestione degli attuali confini amministrativi”. Per la cronaca il documento è stato firmato, per conto dei soggetti interessati, dal professor Nicola Lamonica

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