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Tentato furto in banca, così preso “Squaglianzogna”

ISCHIA. Ventiquattro ore, minuto più minuto meno. Tanto è servito per assicurare alla giustizia il primo dei due autori del tentato – e maldestro – furto messo in atto l’altro ieri mattina presso la Banca Popolare di Ancona di Ischia Porto. Con l’indagine congiunta subito scattata da parte dei Carabinieri della Compagnia di Ischia, agli ordini del capitano Andrea Centrella, di concerto con gli uomini del Commissariato di Polizia diretti dal vicequestore Alberto Mannelli, il cerchio si è chiuso subito, già dalla prima visione delle videocamere di sorveglianza i militari dell’Arma hanno individuato i due aspiranti ladri ed è partita la caccia: nella serata di mercoledì le perquisizioni nel comune di Giugliano hanno lasciato intendere che la pista seguita era di quelle giuste. E così si è arrivati alla quadratura del cerchio, grazie ad una coordinata attività di intelligence tra le forze dell’ordine presenti sul territorio. Come è stato specificato in un comunicato diffuso nella giornata di ieri, il goffo tentativo di rapina è consistito nella preventiva forzatura di un vetro blindato nella porta di accesso ubicata sul retro della filiale, avvenuta nella giornata precedente ai fatti e coperta in modo da simularne il perfetto stato, salvo poi utilizzarla per l’ingresso successivo. Ma gli aspiranti rapinatori non avevano fatto i conti con i sistemi di videosorveglianza in funzione presso l’istituto di credito e gli esercizi commerciali situati nelle immediate vicinanze della banca, grazie ai quali immediatamente veniva accertato che i “rei erano sicuramente due individui corpulenti dell’apparente età di 40-50 anni vestiti in abiti sportivi”. Le forze dell’ordine, grazie alla comparazione con i cartellini fotodattiloscopici del sistema S.S.A. e alle notizie raccolte, sono arrivati all’identificazione di F. L., classe 1963, detto “Squaglianzoglia”, residente nel comune di Giugliano di Napoli e pluripregiudicato per reati specifici. Grazie a tali indicazioni, sono partite immediatamente le operazioni di perquisizioni a carico del soggetto in questione, che, come paventato ieri su queste pagine, è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria, ma in stato di libertà. Adesso non resta che acciuffare anche il secondo, che parimenti sembra avere le ore contate. Le operazioni svolte da carabinieri e polizia, che si sono mossi quasi a colpo sicuro sia sull’isola che sulla terraferma, lasciavano intendere sin dalle prime ore che fosse nota l’identità dei due maldestri rapinatori, e che di conseguenza fosse imminente la risoluzione del caso. Resta però un dubbio: “Squaglianzogna”, il primo denunciato, come detto ha precedenti specifici. Cosa è successo mercoledì mattina per spaventarlo, o comunque per fargli cambiare idea e indurlo alla fuga? Un dubbio che si estende alla presunta “professionalità” dei ladri.

IL FATTO. Nella mattinata dello scorso mercoledì 11 novembre, intorno alle otto del mattino, scattò l’allarme presso la filiale ischitana della Banca Popolare di Ancona, ubicata nella centralissima via Alfredo De Luca. Verosimilmente, i due ladri stavano tentando di penetrare nei locali dell’istituto di credito, quando sono stati sorpresi da alcuni dipendenti che avevano già preso posto nei propri uffici. Le grida di questi ultimi avrebbero fatto desistere gli aspiranti rapinatori dal loro intento. In ogni caso, sul posto si riversarono immediatamente uomini e mezzi del commissariato di polizia di Ischia, diretto dal vicequestore Mannelli, e della Compagnia dei Carabinieri di Ischia, guidati dal cap. Centrella. Contemporaneamente vennero intensificati i controlli ai porti di Ischia, Casamicciola e Forio, col chiaro intento di intercettare tentativi di fuga di coloro che avevano tentato di forzare il vetro blindato dell’accesso posteriore della banca. Analoghi controlli venivano predisposti negli approdi di Napoli e  Pozzuoli. Ma l’elemento in gran parte risolutivo era costituito, come detto, dalle riprese dei sistemi di videosorveglianza, che hanno permesso la rapida identificazione dei due soggetti, consentendo così alle forze dell’ordine di circoscrivere i controlli e le operazioni di perquisizione. Restano comunque le perplessità circa la “strategia” adottata dai ladri, che sin dalle prime battute dell’indagine giustificavano l’ipotesi di due dilettanti alle prese con un colpo troppo difficile, se non impossibile, da portare a termine, non soltanto per le modalità e gli orari, ma anche per il dettaglio, quasi tragicomico, costituito dall’ubicazione della banca, posta a poche centinaia di metri dal Commissariato di Polizia e dalla Stazione dei Carabinieri. Perplessità che aumentano, considerato lo “stato di servizio” di colui che è stato identificato ieri: “Squaglianzoglia” non è un pivello.

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