Tentato omicidio e favoreggiamento, in tre denunciati
E’ questo il bilancio di un’operazione condotta a Forio dalla polizia, dove un operaio è rimasto ferito da una martellata alla testa: deferito l’aggressore, ma anche una 27enne ed un 52enne rintracciati in via Arenella
Hanno finalmente contorni chiari ed inequivocabili (e si manifestano purtroppo in tutta la loro incredibile brutalità, al punto che questa storia poteva avere un epilogo peggiore, in una parola drammatica) i risvolti di un clamoroso fatto di cronaca che si è consumato sulla nostra isola nel pomeriggio di martedì e di cui abbiamo già in parte rendicontato nella nostra edizione on line, nella quale riferivamo che si era in attesa delle decisioni del sostituto procuratore di turno che però – come racconteremo – non ha inteso dover far scattare le manette ai polsi dei protagonisti di un episodio che definire deplorevole è poco. Tutto ha avuto inizio quando gli agenti del commissariato di polizia di Ischia, guidati dal vicequestore Antonietta Ferrara, nel corso di un normale servizio di controllo del territorio e su disposizione della centrale sono intervenuti in quel di Forio nella zona di Citara, presso un cantiere edile ubicato in via Giovanni Mazzella dove era stata segnalata una violenta aggressione perpetrata ai danni di un operaio.
I poliziotti, giunti sul posto, hanno trovato un uomo sanguinante con un ferita al capo ed hanno richiesto l’intervento del 118 per soccorrerlo e trasportarlo in ospedale dove ha raccontato di aver avuto una lite per futili motivi con tre persone, due uomini ed una donna, una delle quali lo aveva colpito con un martello. Poco dopo gli operatori, grazie alle descrizioni della vittima, hanno rintracciato i tre in via Arenella a Ischia. L’aggressore, un 34enne ischitano con precedenti di polizia, è stato denunciato con l’accusa di tentato omicidio mentre una 27enne ed un 52enne, anch’essi ischitani con precedenti di polizia, sono stati denunciati per favoreggiamento personale. Non sono stati emessi provvedimenti più pesanti, come dicevamo, perché evidentemente il pubblico ministero ha rilevato che non fosse configurabile la flagranza di reato, ma non è escluso che la mano pesante dell’autorità giudiziaria possa arrivare in seconda battuta. Insomma, questa brutta storia potrebbe avere anche un’appendice.