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Tentato omicidio, resta in carcere Giuseppe Pirro

L’avvocato Nicolella orientato a proporre ricorso al Tribunale del Riesame: nell’udienza di ieri mattina il fermo operato dai militari dell’Arma non è stato convalidato

Si è svolta ieri mattina l’udienza di convalida del fermo operato dai carabinieri della stazione di Casamicciola terme, insieme a quelli del nucleo operativo radiomobile di Ischia, nei confronti di Giuseppe Pirro, 20enne di Lacco Ameno già noto alle forze dell’ordine, ora difeso dagli avvocati Nicolella e Zollo. Come i lettori ricorderanno, Pirro è gravemente indiziato del tentato omicidio di un 28enne, vocalist di un locale notturno di Casamicciola Terme.

Il giudice non ha convalidato il fermo, tuttavia è stata applicata la custodia cautelare in carcere. Il 20enne dunque resta confinato a Poggioreale, anche se la mancata convalida del fermo sta orientando la difesa verso la proposizione del ricorso al Tribunale del Riesame, per chiederne la scarcerazione o comunque l’applicazione di una misura meno restrittiva, proprio per la riduzione delle esigenze cautelari in qualche modo dimostrate dalla decisione di non convalidare il fermo operato dai militari, con tutta probabilità perché il rischio di fuga non era elevato. Resta comunque delicata la posizione del giovane, visto ciò che è accaduto nella notte tra sabato e domenica scorsa, intorno alle 3.30, quando uno dei dipendenti della discoteca “Blanco” era stato accoltellato al fianco sinistro. Il dipendente, 28enne, era stato subito condotto presso l’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, dove dopo le medicazioni era stato dimesso con una prognosi di 7 giorni. Secondo quanto accertato dai Carabinieri della stazione di Casamicciola, guidati dal capitano Angelo Pio Mitrione e coordinati dal luogotenente Arturo Battello, due clienti, padre e figlio, avrebbero chiesto al 28enne vocalist del locale un saluto al microfono. Lo avrebbero poi intimidito con la frase “qua comandiamo noi”. Al rifiuto, il 28enne sarebbe stato prima preso a schiaffi e pugni e poi avrebbe ricevuto dal più giovane una coltellata. I due aggressori erano stati identificati dai Carabinieri della locale stazione. Si tratta di un 47enne del posto, immediatamente rintracciato e denunciato dai Carabinieri dell’aliquota radiomobile, e del figlio, Giuseppe Pirro appunto, che grazie all’analisi delle immagini di videosorveglianza installate nel locale, era stato identificato dai militari come colui il quale avrebbe inferto alla vittima una coltellata al fianco sinistro. Il giovane si era poi presentato in caserma dove è stato subito fermato per poi essere tradotto nel carcere di Poggioreale: qui rimarrà per i prossimi giorni, almeno fino a quando non sarà celebrata l’udienza al Riesame.

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