CULTURA & SOCIETA'

Terremotati in preghiera a Casamicciola davanti alla Madonna dei Sette Dolori

La devozione a Maria Addolorata nasce in seno alla Chiesa nella seconda metà del XIII secolo, allorquando un gruppo di sette nobili fiorentini si ritirarono sul Monte Senario per condurre una vita di preghiera e di penitenza, il cui carisma si diffuse poi in tutta la penisola

DI GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO Fotoreporter

A Casamicciola i fedeli locali seguono le tradizioni specie quelle religiose fino in fondo. Lo hanno dimostrato ancora una volta in questo fine settembre 2020 allorquando alla terza settimana del mese si festeggia la Madonna dei sette dolori. Nella Piazza Majo circondata da abitazioni disabitate e puntellate la Madonna dei sette dolori è stata onorata con una messa solenne celebrata dal parroco Don Gino Balliranno e seguita da una gran massa di fedeli devoti della loro Madonna addolorata.

La celebrazione dell’Eucarestia all’aperto nella storica e martoriata Piazza è la conclusione di un settenario iniziato il 13 settembre giunto alla fine proprio domenica scorsa e celebrato fra la Congrega della Porta e la stessa Piazza Majo oggi triste testimone del dolore della propria gente a seguito del terribile terremoto del 21 agosto 2017. Con l’aiuto del dott. Giovanni Barbieri diamo contezza di un po’ storia della Madonna dei sette dolori di Casamicciola. La devozione a Maria Addolorata nasce in seno alla Chiesa nella seconda metà del XIII secolo, allorquando un gruppo di sette nobili fiorentini si ritirarono sul Monte Senario per condurre una vita di preghiera e di penitenza, il cui carisma si diffuse poi in tutta la penisola. Nel 1668 fu concesso ai membri di quest’ordine, detto dei Servi di Maria o Serviti, di celebrare la festa dei Sette Dolori della Beata Vergine Maria la terza domenica di settembre.

Intanto, la devozione alla Madonna Addolorata dovette raggiungere anche l’isola d’Ischia, poiché la chiesa di S. Maria dei Suffragi, detta del Purgatorio, sita a Casamicciola nell’allora centro del paese, il Majo, fu fondata di lí a poco, nel 1695. Nel 1814, finalmente papa Pio VII estendeva la festa dell’Addolorata a tutta la Chiesa Universale, sempre nella terza domenica di settembre, mentre S. Pio X, nel 1911, fissò la data il 15 di settembre, ancora oggi in vigore. Ma a Casamicciola tale è l’antichità dei festeggiamenti in contrada Majo, che ancora si conserva l’antica data della terza domenica di settembre, nonostante i terremoti susseguitisi nel corso dei secoli che hanno costretto l’antica chiesa a essere sottoposta a lavori di restauro e l’incendio che la distrusse nel 1969. Anche oggi, nonostante la chiesa sia chiusa dal 21 agosto del 2017, la devozione dei Casamicciolesi nei confronti di quella che considerano la loro luce e la loro Madre nei momenti piú bui della loro storia, non conosce battute d’arresto. Accanto alla festa settembrina, la Vergine Addolorata accompagna la fede delle persone durante il Sacro Triduo Pasquale nella processione notturna che si tiene tra il Giovedí e il Venerdí Santo, la celebre «Madonna di Notte», quando migliaia di Casamicciolesi si ritrovano a percorrere lo strade del paese per pregare e contemplare il mistero della Redenzione con gli occhi di Maria.

info@ischiamondoblog.com

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