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IL CASO – Il Rizzoli, lo stop agli interventi e una crisi infinita

Uno stop annunciato. L’Ospedale Anna Rizzoli di Lacco Ameno ha comunicato la temporanea sospensione degli interventi chirurgici d’elezione, cioè quelli relativi a patologie che non mettono a rischio immediato la vita dei pazienti e permettono di programmarne l’esecuzione anche a settimane o mesi di distanza. L’altro ieri eravamo stati purtroppo facili profeti: lo stato di cronica carenza di personale presso il nosocomio lacchese si è nuovamente manifestato in tutta la sua gravità dopo la scadenza di quell’unico provvedimento  che era stato adottato e che fino ad alcuni giorni fa aveva permesso di tamponare le emergenze. Lo scorso maggio, infatti, l’Asl Napoli2 Nord aveva approvato di comune accordo con la direzione sanitaria del Rizzoli una convenzione interna per le attività anestesiologiche, e che prevedeva la fruizione delle prestazione di anestesisti provenienti da presidi ospedalieri di Pozzuoli, Giugliano e Frattamaggiore, per la struttura isolana, dietro compenso di 60 euro lordi per ogni ora  extra diurna e di una cifra di 480 euro lordi per ogni turno notturno.  Il convenzionamento aveva permesso in questi ultimi sette mesi di tamponare e di garantire al meglio i servizi sanitari. Scaduti però i termini della convenzione, si è ripiombati nuovamente in una situazione di emergenza fino ad arrivare al temuto blocco delle operazioni, anche se l’Asl Napoli 2 Nord in un comunicato ha assicurato che il servizio sarà nuovamente garantito già nei prossimi giorni. Ecco il testo diramato dall’ente: «Da alcune ore presso il Rizzoli di Ischia gli interventi chirurgici in “elezione” sono sospesi e l’attività della sala operatoria è limitata alla sola gestione dell’emergenza. L’attuale situazione di disagio si è venuta a creare a causa dell’improvviso trasferimento di alcuni medici anestesisti-rianimatori che erano entrati in servizio pochi mesi fa, a seguito del concorso bandito un anno fa dall’Asl Napoli 2 Nord. Le criticità organizzative che caratterizzano l’ospedale Rizzoli di Ischia dipendono tutte dall’insularità, condizione questa che fa sì che i professionisti preferiscano altre sedi a quella di Lacco Ameno. A riprova di ciò vi è la constatazione che, anche quando nel passato si è provato a bandire concorsi per posizioni dedicate all’ospedale di Ischia, non si è riusciti a coprire le posizioni lavorative scoperte. L’Azienda Sanitaria, tuttavia, sta mettendo in atto tutte le misure utili a garantire nell’immediato il servizio di anestesia e rianimazione anche per le attività chirurgiche di elezione, sia avvalendosi di attività straordinaria dei medici già disponibili, sia reclutando nuovi anestesisti-rianimatori attingendo dalla graduatoria vigente. Pertanto, già nei prossimi giorni l’attività operatoria potrà riprendere regolarmente». ​In ogni caso, la sanità isolana resta sempre in bilico sul crinale di una “normale anormalità”, di cui al momento non si vede una sospirata stabile definizione.

 

 

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