CRONACA

Noè Fioretti, pena ridotta dalla Corte d’Appello

Il giovane foriano che fu condannato per tentato omicidio è riuscito ad ottenere uno “sconto” di condanna in secondo grado: per lui 4 anni di reclusione rispetto ai 5 anni e 4 mesi inflitti dal Tribunale

La storia che ha riguardato lui e la vittima dell’aggressione, Davide Castaldi, resta difficile da dimenticare non soltanto per le dinamiche che l’hanno caratterizzata ma anche per quanto accaduto anche successivamente. Noè Fioretti, il giovane foriano accusato prima e condannato poi per tentato omicidio per aver accoltellato il cugino e vicino di casa, si è visto ridurre la condanna dalla Corte d’Appello, che ha accolto le argomentazioni della difesa dell’imputato abbassando così la pena comminata a quattro anni di reclusione a fronte dei 5 anni e 4 mesi che erano stati inflitti al termine del processo di primo grado che si celebrò mesi fa dinanzi al giudice monocratico della sezione distaccata di Ischia del Tribunale di Napoli.

Noè Fioretti era accusato come detto di tentato omicidio «perché, sferrando più fendenti con un coltello con lama di cm. 10×2 in parti del corpo sede di organi vitali all’indirizzo del cugino, procurava al predetto “ferita da punta e taglio alla base dell’emicostato sinistro con fuoriuscita delle anse intestinali”, ferite che richiedevano un intervento chirurgico di urgenza di “laparotomia esplorativa e di drenaggio toracico sinistro” presso l’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, ove la parte offesa veniva ricoverata in prognosi riservata».

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