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Terremoto in Bosnia e Albania, le scosse percepite anche a Ischia

I sismografi dell’osservatorio sismico Luigi Palmieri installati nelle proprietà di due cittadini foriani hanno registrato le violenti scosse provenienti dai Balcani, dimostrando una spiccata sensibilità a tali fenomeni e confermando l’utilità per monitorare le attività sismiche dell’isola

18 morti, 600 feriti. La scossa di terremoto che ha falcidiato l’Albania ha terrorizzato tutta Europa. Poche ore dopo anche in Bosnia le onde sismiche hanno fatto tremare gli edifici. Al di là dell’Adriatico la distruzione ha falcidiato interi paesi. Scosse talmente forti che sono state percepite anche dalle strumentazioni del nostro paese, compresa Ischia. I sismografi della protezione civile installati a Forio in un paio di abitazioni private, per gentile concessione di Augusto Coppola e Michele Matarese, hanno cominciato a spargere all’impazzata inchiostro sui fogli di registrazione. Nessuno ha sentito il terremoto a Ischia, eppure la scossa si è propagata in tutto il Mediterraneo, attraversando Adriatico e Ionio e, superando gli Appennini, ha raggiunto gli strumenti installati sul versante ovest dell’isola stimolandone i sensori.

Oltre al sismografo dell INGV, a Forio è presente il sismografo della protezione civile i cui dati vengono analizzati dall’osservatorio Luigi Palmieri, con la supervisione del professore Luongo. Anche in occasione dell’altra scossa che ha colpito l’Albania – precisa Coppola – avevo notato che le strumentazioni avevano adeguatamente registrato la scossa. Stupisce che a tali distanze si riesca anche da Ischia vedere chiaramente scosse nate a centinaia di chilometri di distanza. “Il sismografo che ospito funziona molto bene, immagino che questo per Forio sia molto importante, tenendo conto che questa faglia, secondaria ma non meno pericolosa rispetto alla principale di Casamicciola, pare abbia avuto un ruolo da protagonista nel devastante terremoto del 1883, partecipando alla distruzione di mezza isola. Sembra quindi evidente che l’installazione di questo sismografo è qualcosa di molto importante che avverte in tempo reale. Se ha rilevato quelle dell’Albania c’è da dire che i tracciati ischitani sono formidabili. Anche il terremoto della Bosnia non è rimasto indifferente alle strumentazioni isolane. Ciò dimostra che in forza all’isola ci sono apparecchi molto sensibili, di elevato valore.

Per perseguire il conseguimento di un efficiente sistema di prevenzione e mitigazione dei rischi di origine naturale, tra i quali gli eventi sismici, a salvaguardia e sicurezza del territorio locale, nonché per il miglioramento statico e funzionale del patrimonio edilizio ed infrastrutturale pubblico, l’amministrazione comunale aveva manifestato la volontà di localizzare una stazione di rilevamento sismico sul territorio comunale per integrare quello già installato dall’Osservatorio Vesuviano. L’osservatorio sismico “Luigi Palmieri” a seguito di contatti informali si era reso disponibile all’installazione in via sperimentale di una stazione di rilevamento sismico sul territorio comunale, senza alcun onere economico a carico dell’Ente se non l’acquisto del sismografo che per la cifra di 4.200 euro, uno strumento eccezionale utile a fornire fondamentali dati sui movimenti sotterranei del nostro territorio.

L’Osservatorio sismico “Luigi Palmieri” svolge l’attività di monitoraggio dell’appennino meridionale, con indagini sulla sismicità e sulla sismotettonica, per la modellazione del territorio e la riduzione del rischio sismico sin dal 1986. Anche il recente terremoto beneventano è stato accuratamente studiato grazie a queste strumentazioni. L’amministrazione comunale ha avviato un programma di cooperazione e collaborazione per la riduzione dei rischi naturali, tenuto anche conto degli eventi calamitosi che hanno interessato il territorio di Forio, avvalendosi della professionalità e competenza in materia dell’Osservatorio Sismico “Luigi Palmieri” che ha negli anni acquisito molta esperienza in materia. Il sismografo è lo strumento fondamentale su cui si basa la nascita di un centro studi e di collaborazione nel campo della protezione civile e in particolare sullo studio della sismicità che vedrà attivi il comune di Forio e l’Osservatorio Sismico Luigi Palmieri. L’osservatorio Luigi Palmieri potrà mettere a disposizione del comune di Forio i dati provenienti dalle proprie reti di rilevamento utili alla comprensione delle fenomenologie sismiche in atto nel territorio comunale.

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