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Terremoto e ricostruzione, nuova missione romana

Nuova spedizione a Roma da parte dell’amministrazione del Capricho. A meno di due settimane di distanza dall’incontro con Angelo Borrelli, Capo della Protezione Civile, il sindaco Giovan Batttista Castagna torna oggi nella Capitale per continuare il dialogo istituzionale diretto a facilitare il superamento di uno dei più difficili momenti storici che il Comune termale si è trovato a vivere. Stavolta il primo cittadino, oltre a reincontrare Borrelli, ha in agenda anche una riunione con emissari del Ministero dell’Interno e del Ministero dell’Istruzione. In quest’ultimo caso il dialogo avverrà con i componenti della Direzione Generale per l’Edilizia Scolastica, che costituisce tuttora una delle priorità dell’amministrazione. I lavori di ripristino al plesso De Gasperi sono in dirittura d’arrivo, e verso fine febbraio l’edificio dovrebbe tornare a ospitare gli alunni: saranno pronte otto aule più la palestra, tutte al piano terra. Col Miur si discuterà quindi dei famosi sei milioni di euro dello stanziamento deliberato a settembre, destinato all’adozione dei possibili moduli abitativi e per tutte le varie problematiche di assistenza e soccorso alla popolazione scolastica. In particolare, l’amministrazione è interessata a capire quando potranno essere disponibili le risorse per mettere mano al ripristino del Manzoni, lo storico edificio del Paradisiello che proprio prima del sisma era stato oggetto di un intervento di miglioramento antisismico a suo modo provvidenziale, nonostante il limitato budget, intervenendo sui solai, realizzando la scala in cemento armato e agendo anche su alcune pareti.  Senza questi interventi, il terremoto avrebbe provocato indubbiamente danni molto più rilevanti.

L’intervento di “incatenamento” con alcuni particolari cordoli sui muri, e l’apposizione di diagonali in acciaio, fece  sì che il fabbricato pur riportando alcuni danni, sia rimasto per la gran parte intatto e senza crolli di pareti. Tuttavia per renderlo nuovamente agibile servono ovviamente interventi sostanziali: di qui l’esigenza di intendersi con gli uomini del Miur sui tempi necessari all’erogazione del finanziamento. Il Comune pare infatti intenzionato ad accelerare tali tempi per passare quanto prima alla fase operativa. Per il resto, la trasferta romana servirà a capire quale sia stato il progresso nell’elaborazione delle sospirate linee guida necessarie alla fase di ricostruzione, non soltanto relativamente alla famosa nomina dell’apposito commissario, ma anche per l’ottenimento di finanziamenti ben più  consistenti dei cinquanta milioni previsti qualche mese fa dal governo. Come anticipammo dieci giorni fa, si pensa anche a una apposita scheda che potrebbe prevedere una sorta di autocertificazione sul modello delle schede Aedes ( con gli opportuni aggiustamenti): pure su questo punto i Comuni vogliono che si arrivi ad una accelerata. Senza dimenticare il nodo dei condoni, compreso quello del 2003: i sindaci sono determinati a chiedere che anche le abitazioni oggetto di tali istanze vengano ammesse alla soluzione che sarà individuata per le altre, senza perdere di vista il tema-sicurezza.

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