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«Terremoto, si installino prefabbricati a Fondobosso per le scuole»

A seguito del terremoto che si è vetrificato sull’isola d’Ischia lo scorso 21 agosto bisogna registrare l’iniziativa di una cittadina, Sarah Mazzella che ha indirizzato una nota al presidente del consiglio Paolo Gentiloni, al ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, al prefetto di Napoli, al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ed al capo della Protezione Civile Angelo Borrelli. L’oggetto è decisamente chiaro: “Allestimenti prefabbricati nell’area di Fondobosso nel Comune di Ischia per gli studenti dell’infanzia delle primarie delle medie dei Comuni terremotati Casamicciola Terme e Lacco Ameno”.

Nel testo la Mazzella scrive quanto segue: «Signori, nella mia costituita qualità di cittadina della Repubblica Italiana io sottoscritta Sarah Mazzella nata il 25/10/84 a Lacco Ameno residente in Via Montecito 42 in Casamicciola Terme, madre di due bambini di 4 e 8 anni, mi appello al Diritto Costituzionale allo studio obbligatorio per i miei figli in condizioni di sicurezza, essendo residente nel Comune di Casamicciola Terme, colpito dal sisma del IX –VIII grado della scala Mercalli il 21 agosto 2017. Nessun edificio scolastico nel Comune di Casamicciola Terme è stato ritenuto idoneo per la sicurezza degli alunni ipotizzabile all’VIII grado della scala Mercalli. Nessun edificio scolastico dell’Istituto Comprensivo E. Ibsen di Casamicciola Terme è stato ritenuto agibile, e non lo sarà più per diversi anni. Ne deriva che 800 bambini di Casamicciola sono costretti al turno pomeridiano 14.00-18.00 nella città di Ischia, creando disagio e congestione a tutta la popolazione scolastica ischitana ma soprattutto creando ulteriore disagio a chi cerca un barlume di quotidianità e normalità nella propria “nuova vita” da sfollato terremotato, senza casa e senza beni. Il disagio nel disagio. Apprendo dalla stampa che il Capo della Protezione Civile ha riferito alla Camera dei Deputati che 11 soltanto dei 94 edifici scolastici dell’isola d’Ischia sono agibili in condizioni di “minima sicurezza” per una popolazione di circa 13.000 studenti. Nel Comune di Casamicciola Terme nessun edificio scolastico ha i requisiti MINIMI per garantire la sicurezza di una popolazione scolastica complessiva di circa 1.500 alunni (tra asilo, elementari, medie, superiori). Nessun’area nel Comune di Casamicciola Terme può essere ritenuta idonea per storia sismica e urbanizzazione realizzata ad ospitare strutture provvisorie previste dall’impegno di spesa di circa 6 milioni di euro deciso dal Ministro dell’Istruzione, per garantire il Diritto Costituzionale allo studio».

Dopo questa ampia ed articolata premessa Sarah Mazzella chiede ai destinatari della sua nota «che venga costituita una ”unità scolastica” nell’isola d’Ischia divisa in sei comuni per l’obsoleta divisione amministrativa, e che siano installati in tempi immediati e in misura efficiente prefabbricati idonei nell’area di “Fondobosso” adiacente allo stadio Enzo Mazzella nel Comune di Ischia, anche con provvedimenti di requisizione di aree private che il decreto dell’emergenza prevede, per permettere pure in via provvisoria ai bambini di Casamicciola e di Lacco Ameno di poter studiare in condizioni di elementare sicurezza nell’orario antimeridiano 8.30-13.30 e alle famiglie di poter continuare le attività lavorative per un elementare livello di sopravvivenza. Attendo solerte riscontro, anche ai sensi e per gli effetti della legge 241/90 e successive modificazioni e integrazioni».

Corrado Roveda

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