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Anche l’Asse “rottama” i debiti

LACCO AMENO. Rottamazione e liquidazione. Non si tratta della fase finale di un processo chimico-industriale, bensì della sospirata chiusura dell’esperienza dell’Asse, la società partecipata che fino al 2002 gestiva il servizio di nettezza urbana nei comuni di Lacco Ameno, Casamicciola Terme e Serrara Fontana. Questi ultimi sono infatti i titolari delle quote societarie, detenute per il 40% ciascuno da Palazzo Bellavista e dall’ente di Piazza Santa Restituta, e per il restante 20% dal comune montano. La Giunta capitanata dal sindaco Pascale nei giorni scorsi ha dato il proprio via libera alla richiesta avanzata dall’Asse, tramite il liquidatore Sandro Iannotta, circa la definizione agevolata dei ruoli esattoriali, precisamente riguardo la disponibilità dei soci ad avvalersi di tale procedura. Si tratta appunto della cosiddetta “rottamazione” delle cartelle, prevista dalla legge di Stabilità 2017 che dà facoltà a qualsiasi contribuente, sia persona fisica che società, di definire in maniera vantaggiosa le somme iscritte a ruolo da parte dei pubblici Uffici in ruoli “affidati” agli Agenti della riscossione tra il 2000 e il 2016. Aderendo a tale procedura il contribuente (in questo caso la società stessa) può pagare solo le somme iscritte a ruolo a titolo di capitale, di interessi legali e di remunerazione del servizio di riscossione, mentre non sono più dovute le sanzioni, gli interessi di mora, e le sanzioni aggiuntive gravanti sui crediti previdenziali. In pratica, per l’Asse l’adesione alla procedura significa un cospicuo abbattimento delle somme dovute (pari a oltre l’80% dell’importo iscritto a ruolo). Tradotto in cifre, e considerato anche lo stralcio dell’importo di euro 191.950,00 relativo alla cartella esattoriale Inps per la quale la Corte d’Appello di Napoli ha dato ragione ai Comuni, l’importo complessivo dovuto per definire i ruoli ancora esistenti presso Equitalia è pari a poco più di 43mila euro, con un risparmio di ben 173.589,00 euro.  Un’opportunità dunque irrinunciabile per l’Azienda Speciale Servizi, da tre lustri in liquidazione, e quindi anche per i tre comuni isolani che ne detengono le quote di partecipazione. Da parte sua, il comune di Lacco Ameno ha già sollecitato la definizione di tutte le partite ancora pendenti allo scopo di chiudere finalmente la fase di liquidazione, anche in considerazione del fatto che la fase “operativa” dell’Asse è ormai finita da quasi quindici anni. L’ok della Giunta lacchese è arrivato proprio a pochi giorni dal termine finale per la formalizzazione della domanda di rottamazione, che doveva essere effettuata entro il 21 aprile. Il Comune del Fungo ha così fornito la propria disponibilità al pagamento pro quota delle somme dovute (pari appunto al 40% del totale, che sono necessarie alla società per il soddisfacimento del credito residuo rottamato, e che andranno messe a disposizione entro il prossimo 15 giugno), chiedendo però anche la definizione sia dal punto di vista contabile che gestionale della situazione della Società (che è ancora in vita), oltre alla chiusura delle partite ancora pendenti che dovranno essere definite, comprese le ricadute gestionali. Insomma, tutto è preordinato all’auspicata cessazione totale delle attività dell’Asse.  Un’esperienza complessivamente non certo felice, visto che sin dai suoi primi passi l’Asse assunse i connotati di una enorme voragine dalla quale scaturiva una continua emorragia debitoria. Come alcuni ricorderanno, è tuttora in atto un procedimento riguardante le presunte responsabilità degli amministratori locali dell’epoca, a cui la Corte dei Conti contesta l’assoluta insufficienza del piano economico-finanziario originario, ritenuto non idoneo a far fronte alle  spese, rendendo immediatamente evidente che la società fosse  destinata inesorabilmente a rimanere schiacciata dai debiti, vista la mancanza di un’adeguata previsione delle spese necessarie.  Un’insufficienza d’informazioni di cui, secondo l’accusa, sarebbero responsabili molti dei componenti dei civici consessi di allora.  Tornando al presente, il 3 maggio è già in programma un incontro dei tre sindaci, Pascale, Castagna e Caruso col liquidatore, dove si discuteranno i passi successivi in vista del momento finale in cui “staccare la spina” all’Asse.

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