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Tina Iacono «Le mie dimissioni non dipendono dal bilancio»

di Francesco Castaldi

FORIO – Le sue dimissioni, protocollate presso gli uffici del comune turrito nella giornata di lunedì, hanno notevolmente aumentato la già di per sé alta temperatura del termometro politico foriano. Un passo indietro, quello dall’avvocato Tina Iacono, dettato in massima parte dal profondo malumore che da tempo albergava nell’animo dell’orami ex consigliere della squadra allestita dal primo cittadino Francesco Del Deo, che nel maggio di tre anni fa sbaragliò la concorrenza grazie alla pletora di candidati che, divisi in sette liste, sostenevano la candidatura a sindaco di Forio dell’ex democristiano.

Un clima – evidentemente non più sostenibile – che ha condotto la Iacono a congedarsi, almeno per il momento, dalla vita politica del comune del Torrione. Nella lettera consegnata agli uffici del comune lunedì mattina, Tina Iacono si è semplicemente limitata a comunicare la propria irrevocabile volontà di dimettersi, senza tuttavia addure specifiche motivazioni per un gesto che, nelle ore immediatamente successive, ha generato le comprensibili reazioni di alcuni consiglieri di minoranza e dello stesso presidente del consiglio Michele Regine.

La Iacono, a pochi giorni dalla propria scelta, contattata dalla redazione de “Il Golfo”, ha deciso di discutere della vicenda che la vede protagonista, rispondendo ad alcune domande che le abbiamo rivolto per chiarire i termini di una questione che, ne siamo certi, non potrà che avere delle ripercussioni (non sappiamo di quale entità) sulla vita amministrativa del comune all’ombra del Torrione.

Consigliere Iacono, le sue dimissioni sono state un vero fulmine a ciel sereno. Potrebbe spiegarci quali motivi l’hanno condotta ad assumere questa decisione?

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«Ho iniziato la mia esperienza politica con entusiasmo e fiduciosa di dare un contributo fattivo, anche minimo, per una rinascita del mio paese con il mio operato. Senonché ogni iniziativa o proposta che ho formulato non ha avuto riscontro o seguito. Nel tempo è pertanto maturata la scelta di dimettermi, in coerenza all’impegno assunto con gli elettori, non essendo stata nella possibilità di fornire alla collettività una risposta concreta alla loro esigenze, anche le più semplici. Ho palesato più volte a questo mio disagio.»

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C’è chi, tra i banchi dell’opposizione, sostiene che lei nutre da tempo delle profonde perplessità sull’operato dell’amministrazione. In quale misura?

«Sono una persona diretta e concreta, quindi ho sempre manifestato il mio pensiero, oppositivo o propositivo, a seconda delle circostanze, quando c’era qualche argomento sul quale, come avviene in tutte le compagini amministrative, non v’era uniformità d’intenti.»

Voci di corridoio affermano che Del Deo strumentalizzerebbe i propri consiglieri, gettando fango sui “dissidenti”. Ci conferma questa circostanza?

«Tendo a non ascoltare le voci di corridoio, spero e mi auguro che siano solamente tali.»

Il presidente del consiglio Michele Regine ha ipotizzato che alla base del suo passo indietro ci sia l’imminente approvazione del bilancio. Questa tesi corrisponde al vero?

«Ho sempre assunto la responsabilità dei voti espressi in consiglio comunale e questo non è certamente il primo bilancio sottoposto ad approvazione. La mia scelta di dimettermi prescinde da ogni valutazione in ordine al bilancio.»

Nel commentare la sua scelta, qualcuno ha dichiarato senza mezzi termini che dietro il bilancio si nasconde il fallimento dell’amministrazione foriana. Si sente di condividere questa affermazione?

«Ritengo che la situazione finanziaria del comune di Forio sia frutto di scelte che risalgono indietro negli anni ed ereditate da questa amministrazione. Si potrà discutere sulla gestione delle sparute risorse disponibili, ma certamente il fallimento non è addebitabile alle scelte di questa amministrazione.»

Con queste dimissioni dice per sempre addio all’impegno politico oppure si tratta soltanto di un arrivederci?

«Le dimissioni non segnano la fine del mio impegno politico e sociale. La disponibilità ad operare concretamente per il paese è stato l’unico motivo che mi ha portato alla candidatura ed analogamente a rassegnare le dimissioni.»

Per la sua successione si è detto pronto Giuseppe Di Maio che, rinunciando alla carica di assessore, subentrerà nel civico consesso. Come giudica questa mossa di Del Deo?

«Ritengo sia verosimile e prevedibile che la scelta ricada sull’avvocato Giuseppe Di Maio.»

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