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Emanuele Verde: «Non mi stupisce affatto questo “salto di qualità”»

FORIO – «Non mi stupisce che negli ultimi anni ci sia stato un “salto di qualità” nello spaccio di sostanze stupefacenti sull’isola d’Ischia. L’economia cambia in fretta, ancor di più quando si tratta di attività illegali. Quella che cambia più lentamente è la mentalità, le lenti con cui guardiamo al fenomeno. È venuto perciò il momento di un nuovo approccio, che parta da una stima il più puntuale possibile dei numeri in ballo. Quanti sono i consumatori (non solo quelli che si rivolgono al Ser.T.)? Quali sono le sostanze più vendute? Qual è il giro d’affari? Faccio un esempio: l’anno scorso ci fu un moto di indignazione per la presenza di diverse siringhe nella Pineta Mirtina. Poteva essere l’occasione per capire se ci trovavamo di fronte a una recrudescenza del consumo di eroina, oppure se la spiegazione era un’altra. Insomma, occorre maggiore analiticità, ed è un compito di cui devono cominciare a farsi carico le istituzioni locali, oltre che le forze di polizia (che già lo fanno). Se dovessi riassumere tutto con una battuta direi che è venuto il tempo delle “politiche sociali” ed è finito (ma non ce ne siamo ancora accorti) quello dei “lavori pubblici” (spesso inutili)».

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