Ci riprova. Questa volta con l’aiuto di Presutti e la guida del grande manager Angelo D’Abundo. Quello di Polito è l’ennesimo tentativo di risvegliare la classe imprenditoriale dell’isola che non ha capito che si sono fatti cambiare il mondo senza che se se siano resi conto.
Il Convegno al RE Ferdinando iniziato con l’invito di Luigi Polito a guardare avanti si è snodato per la maggior parte del tempo sui soliti luoghi comuni. Due interventi tecnici quello di Mario Rispoli e di Danilo Ferrandino dovrebbero indurre i molti personaggi dell’imprenditoria e della politica a profonde riflessioni. Mario Rispoli con le sue statistiche è riuscito a delineare molto bene cosa è stato il turismo ad Ischia negli ultimi 50 anni.
Una serie di congiunture favorevoli dove da parte degli imprenditori ischitani vi è stata solo la capacità di costruire stanze in buona parte abusive. La rincorsa dei tour operatori di mezza Europa ad accaparrarsi posti letto, una legislazione favorevole in Germania verso il rimborso spese ai cittadini che arrivavano ad Ischia per le cure termali e vari disastri geopolitici nel Mediterraneo avevano fatto pensare ai nostri “imprenditori” di essere dei professionisti capaci ed esperti nello svolgere il proprio ruolo.
Questa tesi l’ha smontata Danilo Ferrandino con una semplicità enorme. E’ riuscito in poche slide a far capire all’uditorio quanto siano retrogradi i nostri imprenditori. Si spera solo che l’abbiano capito gli operatori presenti in sala in modo da non lasciarsi sfuggire l’occasione data loro da Luigi Polito.
Nell’analisi di Danilo Ferrandino erano presenti anche tanti aspetti positivi che il nostro turismo ancora possiede.
