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Sotto Tiro di Mizar Il bene della collettività

Un mio amico amante della filosofia mi regalò un libretto sintetico che enunciava le maggiori teorie del pensiero filosofico. Mi piacque lo stoicismo che sosteneva che bisogna distinguere fra le cose su cui si può influire ed altre sulle quali non abbiamo nessun potere. Sarebbe saggio agire solo su ciò che concretamente si può cambiare.

In questi articoli ormai più che ventennali seguo questa regola. Solo alcune volte la mia utopia socialista non la riesco a controllare. Negli ultimi anni ho affrontato alcuni argomenti e mi sono impegnato a portarli avanti. Vorrei convincere qualcuno dei miei pochi lettori che con un po’ di impegno potremmo cambiare molte cose che nella nostra collettività non ci piacciono. Disinquinamento del mare. Il Governo non riesce a costruire i depuratori.

Rifletto. L’inquinamento viene prodotto nell’isola da terra. Incominciamo a non far arrivare a mare i saponi inquinanti e i grassi. L’ASL costringe gli alberghi ed i ristoranti (per adesso) a munirsi di sgrassatori, io inseguo per un anno i Sei sindaci e loro, capendo, emettono le ordinanze per l’uso di saponi bio al cento per cento.

Con un gruppo di amici subissiamo di preghiere, tre anni fa, il Sindaco Caruso, e a Giugno partono i progetti GAL. Agricoltura locale. KM0 e lotta per il recupero dei terreni incolti. Pasqualino Migliaccio prima di andar via dal Comune fa emanare, su mia insistenza, una ordinanza per la pulizia dei terreni incolti e qualche anno fa Luciana Morgera pensa a inventarsi il Baratto 3.0 che ha portato centinaia di persone a coltivare ad orto terreni abbandonati e a scambiare il prodotto tra di loro.

Con foto su FB e articoli di stampa finalmente viene pulito il muro delle Antiche terme comunali in via Iasolino. La lotta con Gianni Vuoso di far pulire bene la zona Mandra è quasi vinta. Alle potature con arte del verde pubblico stiamo a buon punto. Al recupero delle plastiche a mare da parte dei pescatori ci stanno lavorando Paola Mazzella, Del Prete e Saurino presidente della cooperativa pescatori

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Il divieto di fermata sul tragitto dei bus da Ischia a Citara è il prossimo impegno da portare avanti.

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La scala ripida che porta al Comando vigili vero castigo per vecchi e disabili sta ancora lì senza soluzione da anni, ma si è intrapresa la soluzione di rendere agibile il Comune e si spera che l’ufficio dei vigili venga spostato al Comune almeno per le contravvenzioni. Piccole cose direte.

Tutto questo lo dico che con un po’ di impegno da parte di tanti di noi si potrebbe sicuramente migliorare il paese. Molti amministratori non hanno tempo per dedicarsi alle cose che non costano.

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