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Sotto il tiro di Mizar, la fine del partito democratico

“Come ho avuto modo di dirvi altre volte questa estate ho preso la tessera del partito democratico ad Ischia. Avevo parlato con i responsabili politici della sezione che si erano detti disposti a fare un tentativo di circolo aperto. Una specie di agorà dove ognuno senza necessariamente essere tesserato potesse intervenire e dire la sua sulle tante problematiche del paese. Ebbene da agosto la segretaria del circolo Anna Fermo è riuscita a fare una sola riunione tematica e poi il buio più completo. Già verso novembre capii l’antifona che la nostra segretaria avesse remore nell’aprire la sezione. Non riuscivo però a capire il perchè di tante resistenze. Incapacità politica? Difesa di interessi di personaggi un po’ squallidi che frequentano la sezione? Io non sono riuscito a capirlo. Quello che ho capito però è certamente che a tutti i livelli questo Partito Democratico fa acqua da tutte le parti Prendete le primarie in Liguria,le diatribe a livello di direzione nazionale e le primarie in Campania. e avrete un quadro quasi completo della situazione. Ci chiameranno prossimamente a votare alle eventuali primarie per la Regione? Noi ci andremo? Oggi ho dovuto scrivere in Prefettura perché la ordinanza sui saponi non biodegradabili non viene fatta applicare dal Comando Vigili da oltre13 mesi. Cara dottoressa Fermo non avremmo potuto parlarne nel circolo (non scrivo circo) evitando di far intervenire la Prefettura e risolvere sul posto il problema? Ricordo che nei vecchi partiti della Prima Repubblica esistevano le dimissioni. Ora non si usa più. Chissà per quali problematiche è meglio rimanere attaccati alle poltrone”.

 

I risultati di ieri dimostrano che il partito è stato volutamente affossato da Renzi ed ad Ischia da Giosi Ferrandino. Dopo il gennaio del 2015 ho scritto molti articoli su questo argomento. L’ultima chicca subita è di qualche mese fa per l’elezione del nuovo direttivo del circolo. Da iscritto non sono stato chiamato a votare e mi sono ritrovato un direttivo formato da uomini di Giosi e di chi aveva qualche interesse da difendere. Logicamente il 4 marzo non ho votato per il Pd e non prenderò più la tessera finchè non sarà cambiata la dirigenza nazionale e quella imposta da capibanda localmente. L’appartenenza ad un partito solo per far acquisire potere in campo nazionale a qualcuno non mi interessa.

 

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