Sono alla frutta. Chi di voi ricorda la battaglia che come iscritto al Circolo PD di Ischia ho condotto prime delle elezioni amministrative dell’anno scorso? Sostenevo che il detentore del potere politico ad Ischia, Giosi Ferrandino, non poteva creare la rottura tra due pretendenti alla candidatura di sindaco iscritti allo stesso partito. Una volta nelle sezioni dei partiti della sinistra che frequentavamo, il bene del paese veniva prima delle lotte tra bande.
Giosi non seppe arrivare ad una soluzione accettabile per i due e con i suoi sostenitori ad oltranza nel Circolo, scelse Enzo Ferrandino. Non so se Enzo è la sciagura per Ischia ma so che un accordo per il paese con Gianluca Trani era politicamente inevitabile.
Bravo Giosi. Eletto Enzo e vinta il giudizio al Tar per immettere il cugino De Luise nel Consiglio Comunale, Giosi non fa altro che alle prime avvisaglie di una non entusiasmante politica amministrativa di Enzo va all’attacco. E per Enzo si intravede la via di casa con tutta la sua amministrazione.
I quattro dell’Ave Maria (negli anni 80 altri quattro, Peppe Brandi, la Boccanfuso, il Boccanfuso e Bernardo, fecero la stessa cosa) hanno deciso di mandare a casa l’amministrazione. Chi detiene il potere ad Ischia però ha deciso che i tempi non sono maturi. Per due motivi, il primo perchè la gente non accetterebbe volentieri un Commissario d’Estate e il secondo perchè fatto in questo momento Enzo uscirebbe rafforzato.
Voi vi chiedete: e il paese? E chi se ne fotte, sembra la risposta. Qualche giorno fa vi ho descritto il POTERE ad Ischia. Siamo sempre alle solite. Credete che i dieci Consiglieri di maggioranza abbiano minimamente smesso di correre dietro ai fatti loro? Neanche per sogno. Enzo andrà a casa prima di Dicembre. Salvo che sia lui a mandare tutti a casa come trapela tra quelli vicini a lui e che gli vogliono bene. L’Italia è allo sfascio politico. Perchè Ischia dovrebbe fare eccezione?
