Sotto Tiro di Mizar, Phelps, Fitoussi e l’elogio all’isola
Complimenti a Pasquale Raicaldo. Intervista a Lacco Ameno due dei più importanti economisti mondiali, Edmund Phelps e Jean-Paul Fitoussi. “la mia prima volta qui, un paradiso”, dice Phelps. E Fitoussi aggiunge “Non bisogna mai immaginare una riforma del paradiso, qui nel Golfo di Napoli ho trovato il paradiso…”.
Avete capito cari amministratori dell’isola? Il Sindaco Enzo Ferrandino in questo scenario affida alla giovane Boccanfuso l’assessorato per “il controllo delle ZTL”. Forse per non cambiare il paradiso di cui parlano i due economisti? No: perché gli amministratori di Ischia non hanno capito che ci vuole poco per rendere Ischia bella anche al di fuori del Regina Isabella e delle sue terrazze che affacciano sul mare.
A me sarebbe piaciuto che alla giovane assessora venisse affidato non un compito da vigile urbano ma la pianificazione della vivibilità non solo negli alberghi ma anche sul territorio. Se non partiamo dallo “star bene” degli isolani il paradiso Ischia lo perdiamo. Il tracollo al quale stiamo assistendo non è invertibile? Se creiamo una mobilità diversa dall’attuale e curiamo il territorio già avremmo fatto un passo avanti enorme.
E’ vero, abbiamo il grosso problema del disinquinamento del mare con la creazione di depuratori, è vero che abbiamo il problema delle coste in cui stanno scomparendo le spiagge; è vero che il tessuto sociale non è adeguato ai cambiamenti che la modernità ci ha imposto, ma è anche indubbio che il sistema organizzativo della società nel suo complesso non trova adeguati strumenti culturali e di preparazione scientifica nella nostra classe dirigente.
Dice Fitoussi che se solo volessimo fittare per 100 anni ai Giapponesi (esiste una loro richiesta) i nostri rimasugli artistici che giacciono nei sottoscala dei musei potremmo ripianare l’enorme debito pubblico italiano. Vi invito a leggere l’intervista uscita su Repubblica Napoli il 3 Luglio. Forse qualcuno potrebbe avere qualche spunto per mandare avanti la baracca.