Sotto Tiro di Mizar PROCIDA
Mi entrò nel cuore nel 1951, primo anno di scuola al Nautico. Si partiva da Ischia alle sette meno dieci. Le lezioni terminavano verso le due e avevi oltre due ore di libera uscita per imbarcarti sul vaporetto proveniente da Napoli. Un fratello di mia madre aveva sposato una splendida donna di Procida, Maria Barone, che morì di parto ad Ischia.
Ad Ischia operava Michele Ambrosino,direttore del Dazio, che con la sua splendida moglie Rachele, erano amici di famiglia. All’albergo Caravella gestito dalla moglie di Teruzzi, fascista in carcere a Procida, lavorava Michele Scotti amico mio. Erano questi i miei riferimenti pomeridiani nell’isola. Girovagavo per l’isola dalle Centane alla Chiaiolella passando per la Coricella. Mi divertivo a cercare angoli che non trovavo ad Ischia.
L’architettura mediterranea,i giardini di limoni e di carciofi, la mancanza di traffico e la cortesia con la quale venivi accettato sia dai conoscenti che da quelli che frequentavi. Non potevi non innamorarti. Il suo fascino di isola di gente di mare in giro per il mondo stuzzicava la tua fantasia immaginando i viaggi che avresti intrapreso terminata la scuola.
L’evoluzione, il progresso di Procida ed anche Ischia non è stato gestito con lungimiranza. Leggo che il Sindaco Ambrosino fa autocritica per aver trascurato il problema del traffico e della vivibilità a Procida. E’ ora di passare anche a Procida dal concetto di regolamentazione del traffico a quello della mobilità dei cittadini.
Quando spendono i procidani per la loro mobilità? Quando costa ad ogni cittadino comprare un’auto e gestirla per tutto l’anno? Perché l’amministrazione non studia la possibilità di far muovere sull’isola tutti i cittadini eliminando la circolazione delle auto e sostituendole con un sistema di mobilità comunale?
Puoi tenere l’auto ma spostarti solo per l’imbarco per il continente e ritorno a casa avendo un posto auto che non ingombri le strade. Ad Ischia stiamo seriamente pensando a non inquinare il mare da terra con ordinanze per il divieto di uso e sbarco di saponi non bio al 100%. L’avevo proposto anche al Sindaco Ambrosino. Forse ora dopo l’autocritica sul traffico vorrà anche lui emettere una ordinanza come hanno fatto i Sindaci di Ischia? Procida cresce turisticamente. Vuole la pubblica amministrazione collaborare?