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Togliete il disturbo

Porto di Casamicciola, il Comune piomba su Cala degli Aragonesi ordinando di smontare e rimuovere le opere ritenute abusive in virtù della concessione scaduta. Sul posto UTC e polizia municipale. Intanto slitta il sopralluogo della Regione Campania, a cui il privato chiede una serie di adempimenti, che era inizialmente previsto per oggi

Nessun passo indietro, e non può essere altrimenti. Il comune di Casamicciola Terme procede senza indugi nella volontà di gestire in forma diretta ed in economia l’intero porto turistico (dopo la concessione al privato scaduta lo scorso 31 dicembre) e così – nonostante le reticenze e le opposizioni della “Cala degli Aragonesi” – il sindaco Giosi Ferrandino dispone l’intervento del Capo dell’UTC Ing.Gaetano Grasso e del Locale Corpo Vigili Urbani per lo smontaggio delle opere non autorizzate riconducibili alla Cala dell’imprenditore Antonio Pinto. Opere ritenute abusive in virtù della concessione scaduta e che dunque non hanno più titolo per rimanere dove si trovano attualmente. Inizialmente, relativamente alle opere in questione, si era concordato uno smontaggio con intervento bonario da parte dell’ex privato gestore della concessione ma evidentemente nulla si è mosso a riguardo e così nella tarda mattinata di sabato, poco prima dell’ora di pranzo, gli inquilini del Convento sono intervenuti in forze. Per le aree di attesa e gli info point, il buon Alfredo Giacometti, proprietario degli stand si è recato sul posto per recuperare le strutture ed evitare il sequestro. Nel mentre si stava procedendo con la rimozione allo scopo di evitare i sigilli, sotto la supervisione della Locale Guardai Costiera, è stata poi disposta la sospensione dello smontaggio perché dovranno essere effettuati altri sopralluoghi. Questa mattina intanto era attesa la visita con sopralluogo annesso del settore competente della Regione Campania, a cui Pinto con la Cala degli Aragonesi avrebbe chiesto una revisione e la verifica del verbale di passaggio di consegne dell’approdo dagli uffici e dalla gestione di Palazzo Santa Lucia al Comune. Era, appunto, perché proprio nel pomeriggio di ieri è arrivata la notizia di uno slittamento della trasferta isolana a data da destinarsi. In settimana, tra l’altro, dovrebbe giungere sull’isola l’ing. Gennaro Dean Salzano della UOD Infrastrutture logistiche portuali e aeroportuali regionali, trasporti merci, demanio marittimo portuale a meno che anche per questo appuntamento non arrivi uno slittamento. Come andrà a finire? Lo scopriremo solo vivendo!  

La recente sentenza del consiglio del Tar Liguria che ha ritenuto non valida la proroga alla 2027 delle concessioni non deporrebbe a favore del privato, ed anzi ne avallerebbe il pieno diritto a non usufruire di alcun rinnovo: la sentenza, infatti, assume particolare rilevanza perché smentisce quanto sostenuto dal governo sulla proroga automatica delle concessioni balneari. Inoltre anche se tale accordo esistesse secondo il Tar non potrebbe prevalere sulla giurisprudenza della corte di giustizia europea che ha già stabilito l’incompatibilità delle proroghe automatiche in forza della sentenza di concessioni demaniali marittime per attività turistico ricettive beneficiarie di plurime proroga ex legge in data 31 dicembre 2023 sicché le nuove assegnazioni devono avvenire mediante selezione imparziale e trasparente tra i potenziali candidati ai sensi della direttiva Bolkestein. Il tribunale con tale sentenza ha chiarito che non esiste alcun accordo scritto tra lo Stato italiano e la commissione europea che imponga all’amministrazione locali estendere le concessioni fino al 2027. Nonostante questo orientamento giuridico, però, tutto lascia supporre che la vicenda porto di Casamicciola è ben lungi dal chiudersi. La Cala insiste sul suo diritto sulla concessione demaniale marittima almeno fino al 30 settembre 2027 o fino al termine delle procedure di rinnovo, alla luce della normativa vigente e della situazione di fatto. Un rinnovo già richiesto fino al 31 dicembre 2029, diritto che non viene ritenuto giusto dalla controparte. Insomma, siamo ben lungi dallo scrivere l’ultimo capitolo: lo scontro, anzi, è probabilmente appena cominciato.

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