CRONACAPRIMO PIANO

Sarà una Sant’Anna col green pass o con tampone negativo

Il protocollo di sicurezza varato dal Comune in collaborazione con le forze dell’ordine prevede una serie di limitazioni per l’accesso a Ischia Ponte nella serata del 26 luglio. Ma non mancano perplessità e interrogativi, oggi l’incontro decisivo per redigere le misure definitive

Bisognava raggiungere un compromesso, e questo era stato chiaro sin da subito. Perché era inevitabile che la Festa di Sant’Anna – che, causa coronavirus, aveva visto soppressa l’edizione 2020 – avrebbe dovuto subire più di qualche variazione al tema: in fondo, parliamo di un evento che proprio nell’assembramento ha la sua ragione di essere, sia sul piazzale che lungo il borgo che a mare che sugli scogli. E così sin da quando il sindaco Enzo Ferrandino e l’amministrazione comunale hanno deciso di riproporre la manifestazione (per il primo cittadino la festa rappresenta il segnale per eccellenza del cosiddetto “ritorno alla normalità”) si sono succeduti gli incontri con le forze dell’ordine per cercare una quadratura del cerchio invero complessa, dal momento che parliamo di una manifestazione popolare che ogni anno riversa nel borgo antico di Ischia Ponte decine di migliaia di persone. Adesso però ci siamo e tutto sommato è andata, se vogliamo, nell’unica maniera possibile, anche se verosimilmente non mancherà la solita “appendice” di polemiche, perplessità e chiacchiericcio di varia natura.

Una nota ufficiale diffusa dall’ufficio stampa dell’evento è categorica e non lascia spazio a dubbi di sorta: “Il pieno rispetto delle normative anti-contagio e la richiesta, a chi voglia assistere all’evento, del green pass europeo, che spetta a chi ha completato il ciclo vaccinale, a chi è guarito dal Covid negli ultimi sei mesi e a chi risulta negativo a un test antigenico o molecolare nelle 48 ore precedenti: torna, il prossimo 26 luglio, la Festa a mare agli scogli di Sant’Anna, l’evento clou del cartellone estivo sull’isola d’Ischia, organizzato dal Comune di Ischia, con il coordinamento del vice sindaco Luigi Di Vaia, un evento che affonda le radici nel 1932. La misura restrittiva, che regolerà l’accesso al Piazzale delle Alghe, al Pontile Aragonese e agli scogli che affacciano sulla baia di Cartaromana, dove – secondo tradizione – si sviluppa la Festa, è considerata necessaria a garantire adeguata protezione al territorio isolano e a chi presenzierà all’evento, sulla scia delle linee guida tracciate nei mesi scorsi dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha fortemente sostenuto la campagna vaccinale delle isole del golfo di Napoli, oggi considerate Covid free”.

Insomma, niente “liberi tutti”, sono chiare ed evidenti due cose. La prima è che l’accesso a Ischia Ponte non sarà consentito senza alcuna limitazione, la seconda è che per le forze dell’ordine il lavoro non sarà certo di poco conto, dal momento che gestire gli afflussi non sarà certo una passeggiata di salute ma richiederà un notevole sforzo non soltanto di natura organizzativa. Sempre nella nota ufficiale si legge anche che “Sarà il personale addetto, composto da polizia municipale e protezione civile, a chiedere al pubblico l’esibizione del green pass, dalla quale saranno esenti le persone che assisteranno alla festa dalle proprie imbarcazioni o che si recheranno nel borgo di Ischia Ponte per raggiungere  le attività commerciali e di ristorazione.

La partecipazione alla Festa sarà garantita, ad ogni modo, solo a un numero limitato di persone dotate di green pass ed entro un orario prestabilito, secondo un protocollo di sicurezza che sarà  comunicato al termine della prossima conferenza di servizi con le forze dell’ordine che, con il coordinamento del vice questore del commissariato di Ischia Maria Antonietta Ferrara, sono in prima linea per garantire la riuscita della manifestazione studiando, di concerto con il Comune, ‘una formula in grado di contemperare l’appeal di un rito collettivo quasi secolare, che da sempre attrae flussi imponenti di isolani e turisti, con l’indifferibile contenimento dei rischi legati alla diffusione del Covid’, come sottolinea il sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino. Senza voler scendere troppo nei dettagli prima di conoscere nel dettaglio tutti i protocolli di sicurezza, appare in ogni caso evidente che sarà inevitabile che qualcosa possa “sfuggire” ai controlli. Se ad esempio, come è giusto che sia (per non danneggiare le attività commerciali presenti nell’area blindata), per accedere a un ristorante non servirà l’esibizione del green pass, chi può garantire che a cena ultimata l’avventore non mi mescoli tra coloro che seguono la Festa? E poi qual è l’età minima per la quale non bisognerà esibire alcuna certificazione?

Tutte domande le cui risposte saranno contenute nelle FAQ che però potranno essere stilate soltanto a partire da domani, sabato 17 luglio. Nella mattinata di oggi, infatti, è in programma quello che dovrebbe essere il summit risolutivo per mettere nero su bianco e capire in che misura si potrà “marciare” su Ischia Ponte. Nel frattempo Salvatore Ronga, nominato direttore artistico, spiega che “sarà soprattutto una Festa di rinascita”, mentre restano confermate le anticipazioni fornite dal nostro giornale: è in programma la sfilata di tre barche allegoriche in rappresentanza delle tre isole del golfo di Napoli, Ischia, Capri e Procida, oltre alla storica simulazione dell’incendio del Castello aragonese e a uno spettacolo piromusicale. Per dirla con la pubblicità, sarà una festa per molti ma non per tutti. Meno male che, come da tradizione consolidata, c’è la diretta televisiva.

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