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SOTTO TIRO – Il terremoto

Si avvia come al solito al solito modo. Burocraticamente la stessa sequela. Il Commissario annuncia che è ora di contare i danni. Poi si vedrà. Intanto i ragazzi di Casamicciola e Lacco Ameno vengono sballottati in giro per l’isola con doppi turni nelle scuole e con tanti disagi per le famiglie. La signora Sarah Mazzella, abitante a Casamicciola, fa una proposta che è molto semplice. Mettiamo delle aule prefabbricate nello spazio intorno alla Stadio Mazzella ad Ischia. Avete i soldi, Graziano Petrucci ha in un suo articolo suggerita una ditta tedesca che fa prefabbricati  ed in un lasso di tempo breve si risolve uno dei grossi problemi del dopo sisma.

Ma il Commissario legge la stampa locale? Ha capito che molte delle persone che lo circondano hanno obbiettivi diversi dalla signora Sarah? Pochi giorni fa in Spagna è sorto il problema di dover alloggiare per la sicurezza pubblica 5000 poliziotti a Barcellona. Ebbene dopo appena qualche giorno sono arrivate navi italiane di Onorato e Grimaldi(Onorato ha una villa sul lungomare di Lacco Ameno) e Grimaldi sta a Napoli,in via Marchese Campodisola. Gli spagnoli hanno prese le navi sia per non intaccare il tessuto turistico della città con l’intromissione dei poliziotti negli alberghi che avrebbero turbato i turisti, sia per ragioni economiche visto che l’alloggio sulle navi avviene a prezzo inferiore. Ora mi chiedo. Dove è finita l’intelligenza degli italiani? E’ mai possibile che a distanza di un mese non si sia potuto ottenere già qualche risultato ?

L’isola per far dimenticare il botto deve mostrare una grande capacità di dare risposte. Con il sistema “terremoto” come sperimentato in Italia da secoli non si arriva a nessuna parte. A Perrone le baracche del 1883 in maggior parte stanno ancora lì. Solo imitando i friulani e parte degli emiliani colpiti da brutti terremoti si potrà uscire dall’emergenza. Io non ho fiducia negli amministratori locali e gradirei una collaborazione del Commissario direttamente con le popolazioni locali. Ascolti un po’ di gente. Solo facendo capire agli isolani e agli imprenditori locali che si stanno giocando la carta della loro vita e quella dei loro figli si arriverà a qualche soluzione.

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