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Torri in Festa, ieri il summit tra sindaci e Soprintendenza

Di Francesco Ferrandino

ISCHIA. Ieri mattina, presso il Municipio di Ischia, si è svolto un incontro tra i sindaci dei comuni delle isole d’Ischia e di Procida insieme all’architetto Aldo Imer a rappresentare la Soprintendenza ai Beni Architettonici. Oggetto della riunione, l’organizzazione dell’edizione 2016 di “Torri in festa”, la manifestazione che si svolgerà dal 17 al 25 giugno prossimo e che coinvolgerà i comuni delle due isole in molteplici iniziative dirette a valorizzare il patrimonio architettonico e culturale delle due isole.  Un evento fortunato avviato sulla strada del consolidamento: quella di quest’anno sarà infatti la sesta edizione. Gli enti territoriali cercheranno anche la collaborazione delle altre istituzioni, come il Ministero dei Beni Culturali, oltre che di soggetti privati e del mondo associazionistico locale, per supportare una kermesse che tende a recuperare quei siti e quei monumenti per troppo tempo ignorati, su un’isola che dovrebbe invece farne dei punti di forza della propria vocazione turistica. Nello specifico, quella di ieri è stata una riunione operativa per stabilire le linee programmatiche oltre a un canovaccio di eventi. Ogni comune ha poi indicato un rappresentante della propria amministrazione per seguire la preparazione dell’evento. A margine dell’incontro abbiamo ascoltato alcuni dei partecipanti, come il sindaco di Ischia: «Verrà predisposto – afferma Giosi Ferrandino – un coordinamento generale tra i vari comuni coinvolti, che potranno trarre un beneficio anche in termini di visibilità dall’evento, oltre ovviamente a dare il proprio contributo per far sì che la manifestazione, di altissimo valore culturale, cresca sempre di più. Sulla nostra isola abbiamo davvero tanto da valorizzare: diversi nostri siti spesso infatti vengono ingiustamente trascurati. È un’occasione per tener desta l’attenzione su questa problematica. Siamo comunque consapevoli che c’è ancora tanto da fare sull’isola d’Ischia per far emergere in modo adeguato la nostra alta vocazione culturale». Tuttavia, almeno finora, non sono previste risorse o finanziamenti per tale iniziativa: «È vero, ma finora non li abbiamo neanche richiesti. L’intenzione è quella di consolidare l’importanza di questo evento, facendola crescere, aumentandone la popolarità e lasciandone così intravedere le ulteriore potenzialità di sviluppo, e successivamente di proporlo sui tavoli che contano, ad esempio al Ministero dei Beni Culturali, al Provveditorato delle Opere Pubbliche, alla Regione o magari intercettando appositi fondi europei». Sulla stessa linea il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale: «Aderiamo con entusiasmo a questa iniziativa, consci della valenza storico-culturale ma anche architettonica e paesaggistica che essa riveste, senza dimenticare le potenziali importantissime ricadute sul turismo di qualità». L’architetto Aldo Imer, funzionario di zona per l’isola d’Ischia per la Soprintendenza, sottolinea l’importanza di “Torri in festa” sul piano della sensibilizzazione verso il gtrave problema della conservazione dei siti di interesse storico presenti sulle isole: «Quello di oggi – ha dichiarato il funzionario, molto affezionato alla nostra isola – è stato un primo incontro organizzativo. Siamo soddisfatti di aver allargato l’evento anche al Comune di Procida. La manifestazione, giunta al sesto anno, tende essenzialmente alla valorizzazione del territorio e del patrimonio storico-architettonico dell’isola. Non riceviamo nessun apporto economico da altri enti, è bene chiarirlo, quindi la riuscita dell’evento si deve semplicemente alla buona volontà e all’amore per l’architettura. Abbiamo cominciare a stabilire i contributi, in termini d’iniziative da mettere in calendario, da parte dei vari comuni. I sindaci sono stati entusiasti. Il tema su cui sarà incentrato l’evento quest’anno sarà “la musica e l’architettura”. Il nostro obiettivo è sempre quello di sensibilizzare gli enti territoriali per arrivare quantomeno a recuperare e a consolidare alcuni monumenti che sono in condizioni molto critiche. Non a caso, nell’ambito del programma, verrà allestita anche una mostra fotografica che metterà in risalto non la bellezza dei monumenti immortalati, bensì lo stato di “salute” del monumento stesso. Un esempio sin troppo facile e doloroso è quello del Pio Monte della Misericordia». Quindi un evento caratterizzato anche da un forte impegno civile: «Proprio così, è esattamente questo il senso della manifestazione», ha concluso Imer.

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