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Torri in festa, torri in luce, l’arte contemporanea rivive nella torre ischitana

Di Isabella Puca

Ischia – Non si sono lasciati scoraggiare dal forte temporale i tanti che sono accorsi domenica sera alla torre di Sant’Anna per una bella serata targata “Torri in festa, torri in luce”, manifestazione che, quest’anno, giunge al suo sesto anno di vita. «Siamo interessati che questa bella gente faccia visita ai nostri luoghi e ne porti dentro il ricordo e che riesca a farne una cassa di risonanza internazionale. Speriamo che si riesca sempre a migliorare grazie anche all’impegno di tanta gente». È stato questo il saluto dell’amministrazione affidato a Paolo Ferrandino prima dell’inaugurazione di ben cinque mostre esposte all’interno della Torre. «Questa mia frequentazione ischitana – ha detto invece l’architetto Luciano Garella, soprintendente alle Belle Arti e Paesaggio – ha sortito un effetto benefico anche dal punto di vista fisico, saranno i luoghi, la qualità delle iniziative o le cose che in questi giorni stanno accadendo a dispetto di Giove Pluvio. Siamo nelle condizioni di poter gioire di questi eventi che sottolineano la presenza di questi beni culturali. Devo dire che già l’altro anno sono venuto e ho scoperto una parte dell’isola, quest’anno ne sto scoprendo cose strabilianti. Il castello, il ritrovamento di affreschi, e oggi mi trovo qui a parlare di torre di Guevara per la quale, con molta modestia di denari, la nostra Soprintendenza ha dato un contributo. Sono entrato per primo e a volte non ci si rende conto della qualità di alcune strutture fortificate che nella realtà sono state trasformate in dimore; questo è uno di quei casi. Una dimora arricchita di decorazioni e affreschi di grande valore». Al primo piano della Torre prende, infatti, vita la mostra d’arte contemporanea “Luoghi d’incanto all’ombra delle torri”, esposizione curata dall’architetto Giovanna D’Amodio presidentessa dell’Associazione Arteggiando. Gli artisti, provenienti da tutta Italia, hanno esposto lasciandosi affascinare dai colori di quest’isola magica. «Essendo architetto – ha dichiarato la dott.ssa D’Amodio – ritengo molto valida questa manifestazione in quanto è importantissimo restituire questi siti architettonici alla fruizione della cittadinanza sempre tramite l’arte». Nata nel 2012, l’Associazione Arteggiando ha al suo attivo mostre d’arte ed eventi organizzati in prestigiosi siti istituzionali,  in location architettoniche di un certo rilievo storico  alle quali vengono abbinati altri eventi di natura culturale. «Obiettivo della rassegna, per rimanere in linea con la manifestazione ospitante, è sia quello della valorizzazione del patrimonio architettonico dell’isola d’Ischia, quindi nello specifico queste torri di avvistamento del XV secolo erette in avamposti contro le incursioni saracene, ma anche quello della promozione dell’arte contemporanea». Di mostra ne è stata presentata un’altra al secondo piano con le pitture di Alessandra Casciotti dal titolo “Il mito Narrante”. Al terzo piano della torre, invece, sono esposti i lavori fotografici di Florian Castiglione e di Giovanni Genova.  «Il monumento vive attraverso le mostre – ha sottolineato l’architetto Aldo Imer – e ci consente di conoscere e apprezzare maggiormente il nostro territorio». È stato Luigi Fiorentino, performer ischitano a dare inizio, poi, alla conferenza “La baia di Napoli e il suo arcipelago, il restauro dei manufatti storici”, una performance delicata e strabiliante che ha deliziato gli ospiti intervenuti. Prima di entrare nel dettaglio dei lavori il professor Aldo Aveta ha approfittato della presenza del sovrintendenza per fare un appello a nome di tutti gli ischitani che hanno a cuore la torre, «la torre ha bisogno di un intervento di messa in sicurezza, presenta un ribaltamento verso la montagna. Speriamo che si riesca presto a trovare un finanziamento».

 

 

 

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