CRONACAPRIMO PIANO

Tra divertimento e limitazioni, godetevi Ischia

Anche l’isola celebra il suo ferragosto tra le spiagge off limits per i falò, le ordinanze che limitano la musica notturna, ma anche tanta voglia di fare festa, tra alberghi e locali che registrano il tutto esaurito

Ci siamo. La stagione turistica ha raggiunto l’appuntamento ferragostano, tradizionale giro di boa dell’estate, ma anche periodo-culmine delle presenze di visitatori sul territorio isolano. Come è noto, di fatto durante l’estate la popolazione dell’isola aumenta fino ad arrivare a sei volte il numero dei residenti: una circostanza che necessita un ulteriore impegno da parte delle forze dell’ordine.

E infatti in questi giorni la Polizia, i Carabinieri, la Guarda di Finanza, la Guardia Costiera e tutte le polizie municipali sono schierati al massimo dei rispettivi organici e settori di competenza, anche all’interno del consueto dispositivo di coordinamento interforze che da anni offre ottima prova di sé, pur dovendo affrontare numeri più vicini a quelli di una metropoli che non a un’isola turistica del Mediterraneo. Oltre a presidiare gli scali che accolgono la grande movimentazione di passeggeri e i nevralgici snodi stradali nei punti più critici, le forze dell’ordine monitorano tutti i luoghi-chiave della cosiddetta movida locale, anche perché adesso la massa di persone, soprattutto giovani e giovanissimi, che vi si dirigerà sarà enormemente maggiore del solito. Anche i corpi dei vigili urbani dei vari comuni hanno provveduto ad assumere nuovi agenti a tempo determinato, per meglio controllare il territorio e il traffico che inevitabilmente va aumentando.

Si tratterà per certi aspetti anche di un ferragosto particolare: come alcuni ricorderanno, a Ischia è entrata in vigore l’ordinanza secondo cui la musica può essere diffusa soltanto fino a mezzanotte, limitando certe usanze in alcuni punti di maggior afflusso, dove i locali mantenevano la musica fino a ore più tarde. Per il resto, tutti i principali arenili saranno “blindati”, con le varie ordinanze sindacali che hanno espressamente vietato ogni tipo di bivacchi: i tradizionali falò ferragostani accompagnati da musica e alcol sono sempre più consegnati al ricordo di qualche decennio e qualche generazione fa, o comunque rimandati a periodi di “bassa stagione”, in nome delle sempre più stringenti esigenze di sicurezza, controllo e igiene degli arenili, che in sostanza si traducono nella volontà di evitare assembramenti, schiamazzi e produzione incontrollata di rifiuti, e di ridurre i rischi di problematiche per la sicurezza pubblica e privata. C’è chi ha vietato soltanto la notte di ferragosto, altri comuni hanno invece esteso il divieto a due o tre giorni, fino a Casamicciola che ha espressamente fissato il termine finale al 31 agosto, evitando ogni soluzione intermedia.

Il territorio è costantemente monitorato e presidiato dalle varie forze dell’ordine: la speranza è che questi giorni di festa trascorrano nel divertimento e nella tranquillità per tutti

Tali provvedimenti di fatto aumentano l’afflusso di clienti verso le iniziative varate da alberghi e ristoranti, con i consueti veglioni di ferragosto e fuochi pirotecnici (meglio se silenziosi, vista l’accresciuta sensibilità della popolazione anche su questo tema). Del resto l’impossibilità di andare in spiaggia nella notte del 15 farà sì che anche tutti gli altri esercizi di ristorazione, pub e locali, possano registrare il tutto esaurito.

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Resta comunque alta l’attenzione nelle strade per evitare la degenerazione sempre in agguato: la cronaca già nelle scorse settimane ha dimostrato che l’affollamento, almeno di un certo tipo di “ospiti”, può facilmente innescare spiacevoli situazioni sfociate in aggressioni e atti vandalici. Sotto questo punto di vista, mentre le forze dell’ordine sono impegnate nell’attività di prevenzione, controllo e repressione, si apre la consueta problematica relativa alla qualità del turismo che Ischia è in grado di attrarre: è l’annosa questione del turismo di “qualità” che tuttavia, come più volte ebbero a sottolineare alcuni qualificati addetti ai lavori, non vuol dire necessariamente e soltanto il turismo “ricco”, ma anche quello attratto dalle proposte culturali del territorio, un turismo in grado di arricchire a sua volta il territorio, contemporaneamente riducendo la tendenza a puntare sul low cost, e valorizzando invece le tante bellezze naturali e le ricchezze culturali. Cosa che i “cugini” procidani hanno fatto con successo fino a conseguire il noto premio della nomina a Capitale italiana della cultura. Naturalmente c’è anche chi punta il dito contro la qualità di taluni villeggianti, verso i quali gli isolani non avrebbero molte remore a concludere contratti di locazione pur di monetizzare l’uso dei propri immobili: è un problema che per ora viene contrastato solo dall’attività di controllo delle forze dell’ordine, e che riflette la persistente insufficienza di lungimiranza, sotto questo punto di vista, del bilancio tra benefici immediati individuali e costi a breve e lungo termine per la collettività. L’auspicio è che, per ora, questi giorni di festa e di vacanza siano giorni di divertimento e tranquillità per tutti, e che nei prossimi anni discorsi del genere non appartengano più alla cronaca corrente. Buon ferragosto a tutti.

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