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Barano: tra fiere e mazzette, tutti i retroscena

Ore 05:30 i carabinieri arrivano nel comune di Barano d’Ischia e arrestato l’ex comandante dei vigili urbani, Antonio Stanziola. L’accusa è gravissima: peculato e corruzione.

Nei confronti dell’avvocato Maria Grazia Di Scala, attualmente consigliere regionale di Forza Italia, viene invece emessa una ordinanza di obbligo di dimora.
Contemporaneamente i militari giungono nella casa del sindaco di Barano Paolino Buono, indagato per abuso d’ufficio.

LE INDAGINI. L’inchiesta è partita nel 2013. Inizialmente l’ex comandante dei vigili, Stanziola, da quanto si evince, sembra che utilizzasse l’auto di servizio per andare a fare la spesa al mercato. Ma a seguito di denunce molto dettagliate presentate dal commerciante Alessandro Slama, titolare di un attività di panificazione nonché esercente ambulante di vendita di alimenti nel corso di fiere, mercati e feste di piazza, al Comando Compagnia Carabinieri di Ischia in data 3 Agosto 2013 ed integrata in data 1 settembre 2013 nei confronti del Tenente della Polizia Municipale del comune di Barano d’Ischia, Nicola Antonio STANZIOLA, la Procura ha allargato l’inchiesta.


LA DENUNCIA CHE HA DATO VIA ALL’INCHIESTA.
Il commerciante Slama riferiva che il tenente Stanziola era solito richiedere danaro per permettere agli ambulanti di esercitare la vendita in aree mercatali o durante feste di piazza organizzate in località Testaccio nel Comune di Barano d’Ischia e, come prova di quanto asserito, produceva un filmato che aveva girato a mezzo di un telefonino in cui veniva ritratto lo Stanziola che, al termine di una delle serate della manifestazione denominata “Testaccio in Festa” tenutasi nei giorni 30 e 31 Agosto e 1 Settembre 2013 stava riscuotendo il 30% dell’incasso dello stand gestito dallo Slama con un altro socio.

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I REATI CONTESTATI A STANZIOLA. Il tenente dei Vigili Urbani di Barano, Antonio Stanziola è accusato di corruzione in atti giudiziari, commessa in accordo con un giudice di Corte d’Appello di Napoli con il quale è imparentato. E’ questo il motivo per il quale il Stanziola è finito a Poggioreale. Nei confronti del cugino magistrato, è in essere un procedimento d’indagine da parte del Csm.
Ma come la Procura vede protagonisti i due cugini? Nel 2013 il giudice chiede al cugino Antonio Stanziola, allora responsabile dell’Ufficio tecnico Comunale, l’autorizzazione a creare un varco carrabile alla villa di sua proprietà. Il tecnico comunale baranese, sempre da quanto riportato negli atti della Procura che, in cambio, chiede ed ottiene dal parente magistrato (giudice anche della commissione tributaria regionale), di far archiviare un procedimento aperto dalla guardia di finanza di Ischia contro il suo odontotecnico di fiducia.

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MISTER 30%.
«Lo Stanziola, abusando della sua carica, avrebbe chiesto tangenti agli operatori del mercato comunale per ottenere licenze ed autorizzazioni.
La procura ha un filmato nel quale si vede il tenente Stanziola che riceve da una donna, poi identificata in Napolitano Antonella, moglie del socio del commerciante Alessandro Slama che ha fatto scattare le indagini, la somma di denaro di 300 euro, corrispondente al 30% dell’incasso della serata della festa di paese svoltasi Barano.
Stanziola, dopo aver contato l’importo consegnatogli, allonta la donna dalla cassa, prelevava un foglietto di colore giallo e annota i conteggi delle somme che lo stesso aveva richiesto.
Il commerciante Slama, oltre a consegnare e mostrare il video ai Carabinieri riferiva che il tenente Stanziola, temendo di essere stato “truffato” sull’incasso, per le successive serate (quella del 31 Agosto 2013 e primo Settembre 2013), obbligava che presso ogni stand ci fosse una persona di sua fiducia alla cassa con il compito di incassare i soldi e rilasciare ricevute non fiscali ai clienti per poi, a fine serata, conteggiare gli incassi e trattenersi la percentuale pattuita e a lui spettante.
Il tenente, aveva stabilito che le bancarelle adibite alla vendita di abbigliamento e merce varia, che pure partecipavano all’evento fieristico per i tre giorni della festa, avrebbero dovuto corrispondergli la somma di 160,00/170,00 euro a serata, per ciascuna “ditta/bancarella”».

I militari ascoltando la denuncia di Alessandro Slama, nei giorni 31 agosto e primo settembre, nel corso delle serate, hanno iniziato ad indagare con appostamenti. I carabinieri hanno avuto modo di notare alcune anomalie presso gli stands di generi alimentari ed in particolare che l’incasso della merce non era riscosso dai titolari delle bancarelle bensì da altre persone che si trovavano nelle immediate vicinanze delle bancarelle; persone che avevano addirittura posizionato un tavolino ed una sedia nei pressi delle bancarelle medesime.
Queste persone, tutte donne, erano sedute su sedie e tavolini di colore rosso e non indossavano abiti da lavoro (escludendo, quindi, che si trattasse di dipendenti delle ditte che gestivano gli stands della gastronomia). Altra anormalità riscontrata dai carabinieri in appostamento, era che il tenente Stanziola, a fine serata, per la precisione al termine del concerto tenuto dal cantante Tony Tammaro, era salito sul palco, vantandosi con gli spettatori di essere riuscito a portare al Testaccio un artista di quel calibro.
Per il giudice Pasqualina Paola Laviano non c’è «nessun dubbio in ordine all’attendibilità e alla credibilità delle dichiarazioni rese da Slama in sede di denuncia. Lo stesso infatti era estraneo al meccanismo delle bancarelle ed ha potuto descrivere in modo puntuale e preciso il modo di operare dello Stanziola all’interno di un sistema corruttivo».

PAOLINO BUONO. L’inchiesta non tocca ma sfiora il sindaco di Barano indagato assieme ad un funzionario dell’ufficio commercio, per il rilascio di una autorizzazione alle bancarelle e per aver autorizzato lo svolgimento di fiere e mercati in una zona dove, secondo la Procura, non c’era apposita autorizzazione.
Il sindaco Paolino Buono, ascoltato da “Il Golfo 24” ha dichiarato: «Ho piena fiducia nella magistratura, già nel gennaio 2014 interrogato come teste dal Pubblico Ministero ho raccontato tutto quanto a mia conoscenza. Sono certo che ognuno degli indagati riuscirà a chiarire nel migliore dei modi la propria posizione processuale».

MARIA GRAZIA DI SCALA. Grande stupore per il coinvolgimento, in questa tristissima storia, dell’esponente di Fi, l’avv.Maria Di Scala. L’avvocato Di Scala, attuale consigliere regionale di Forza Italia e per anni capogruppo di opposizione al Comune di Barano, sottoposta alla misura cautelare personale dell’obbligo di dimora, risulterebbe indagata per il reato di falso materiale commesso quando all’epoca dei fatti assisteva come legale di fiducia, Raffaele Piro (titolare dell’hotel ‘Casa Bianca’ sulla spiaggia dei Maronti).


LE REAZIONI.
Armando Cesaro, presidente del gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale della Campania dopo i fatti di Barano ha dichiarato: «Massima fiducia nella magistratura. Siamo convinti che, nel pieno rispetto delle procedure, la stessa saprà riconoscere in tempi brevi l’estraneità della consigliera Di Scala ai fatti a lei contestati».
Domenico De Siano, coordinatore regionale campano di Forza Italia: «Pieno e assoluto rispetto per il doveroso lavoro della magistratura, massima fiducia nel fatto che alla consigliera Di Scala le verrà consentita in tempi brevi la possibilità di dimostrare la sua completa estraneità ai fatti relativi all’inchiesta che la vede coinvolta».

La curiosità. Oltre ai soldi anche 200 panini fra le richieste estorsive poste in essere da Antonio Stanziola. Tra le 300 pagine dell’ordinanza della Procura, è singolare la richiesta estorsiva ai danni del panettiere Alessandro Slama, di fornire, in cambio dell’autorizzazione per uno stand di 2 mq nella fiera Ischia Expo’, 200 panini gratuitamente che poi sarebbero stati venduti sempre in fiera, ma nello stand della pro loco, una no-profit attraverso la quale lo Stanziola in concorso con i legali rappresentanti dell’associazione, faceva transitare soldi e merci.

Gli indagati
1. STANZIOLA NICOLA ANTONIO, , FUNZIONARIO DELLA POLIZIA MUNICIPALE, NONCHE’ GIA’ CAPO UFFICIO TECNICO DEL COMUNE DI BARANO D’ISCHIA (NA);
2. DI SCALA MARIA GRAZIA, CONSIGLIERE REGIONALE (FORZA ITALIA), GIA’ CONSIGLIERE COMUNALE DI BARANO D’ISCHIA (NA);
3. PIRO RAFFAELE, GIA’ GESTORE DI STRUTTURA ALBERGHIERA SITA IN BARANO D’ISCHIA (NA);
4. SCHIANO ANTONIO, PRESIDENTE ASSOCIAZIONE PRO LOCO “TESTACCIO GRANDI EVENTI”;
5. VUOSO GIORGIO, TESORIERE ASSOCIAZIONE PRO LOCO “TESTACCIO GRANDI EVENTI”.

Informazioni di garanzia per:
1. BUONO PAOLINO, SINDACO (PARTITO DEMOCRATICO) DEL COMUNE DI BARANO D’ISCHIA (NA);
2. DI MEGLIO OTTAVIO, COMANDANTE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI BARANO D’ISCHIA (NA);
3. DI COSTANZO SALVATORE, ADDETTO U.T.C. BARANO D’ISCHIA (NA);
4. NAPOLETANO ERNESTO, MANUTENTORE PRESSO IL COMUNE DI BARANO D’ISCHIA (NA);
5. SCORDO ANTONIO;
6. VUOSO ANTONIO, TESORIERE ASSOCIAZIONE PRO LOCO “TESTACCIO GRANDI EVENTI”;

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