CRONACAPRIMO PIANO

Tra luci e ombre, l’isola si prepara alla ripresa della scuola

Il presidente della Campania Vincenzo De Luca firma l'ordinanza: asili e prime elementari in classe dal 24 novembre. Dal 30 riprenderanno le lezioni anche per le altre classi della primaria e per le prime medie. Caruso gioca d’anticipo, secondo la Mancino è giunta l’ora di tornare tra i banchi di scuola ma adesso a frenare sono le mamme. Da ieri attivo il servizio di prenotazione per tamponi antigenici per lo screening su base volontaria

Da martedì prossimo, 24 novembre, tornano in classe i bambini dell’asilo e delle prime elementari. Lo ha disposto il governatore Vincenzo De Luca che nella serata di domenica ha firmato l’ordinanza numero 90 con la quale è stata disposta la proroga della sospensione delle attività didattiche in classe per tutte le scuole e la graduale ripresa della scuola anche in Campania.  Secondo quanto disposto da De Luca dal 16 al 23 novembre restano sospese le lezioni in presenza (si continuerà con quelle da remoto) per tutte le scuole di ogni ordine e grado dall’infanzia alle superiori. I primi a rientrare a scuola, martedì prossimo, 24 novembre, saranno i bambini dell’asilo e delle prime elementari per i quali è in programma uno screening, su base volontaria, a cui potranno partecipare i piccoli alunni, i familiari conviventi, il personale scolastico impegnato dai primi rientri a scuola.  Il rientro in classe per gli altri bambini delle elementari (dalle seconde alle quinte) e per quelli delle prime medie è fissato per lunedì 30 novembre. A partire dal 24 novembre anche per loro partirà uno screening dedicato. Alla base della decisione «la situazione (del contagio nda) ad oggi relativa alle fasce di età scolare – che, a fronte di alcuni segnali di primo contenimento nella curva epidemica riguardante la fascia di età dei bambini delle scuole materne e primarie, più recentemente fa rilevare nuovamente un incremento, seppur lieve, della diffusione del virus – l’Unità di Crisi ritiene valutabile esclusivamente l’apertura graduale della scuola dell’infanzia e della prima classe della scuola primaria, purchè si attivino azioni preventive di screening dei relativi contesti, rivolte in particolare al personale docente e non docente interessato ed ai bambini, con contestuale monitoraggio e valutazione dell’andamento della curva epidemiologica. Tale monitoraggio, i cui dati sono decisivi per una riapertura completa, appare necessario per valutare l’andamento di questa nuova ripresa. Inoltre, l’applicazione della nuova Ordinanza del Ministro della Salute del 14 Novembre 2020 potrà comportare, per effetto delle nuove misure di prevenzione e contenimento della mobilità e delle occasioni di socialità, un ulteriore miglioramento della situazione epidemiologica. Solo dopo il concreto avvio di tali misure per un periodo di almeno una settimana e all’esito delle attività di screening, monitoraggio e valutazione – e quindi non prima del 24 novembre 2020 – si ritiene che le attività della scuola dell’infanzia e della prima classe della scuola primaria potranno riprendere in presenza». Nella stessa ordinanza De Luca ha confermato la sospensione di «centri culturali, centri sociali e centri ricreativi, ivi comprese quelle concernenti le lezioni o l’attività formativa agli associati o iscritti (ad es., corsi di lingua straniera, di recitazione, di canto, danza, musica)». 

CARUSO HA GIA’ ATTIVATO IL PROTOCOLLO PER LO SCREENING IL 22 OTTOBRE 

Il primo ad essere operativo rispetto all’ordinanza del presidente della giunta regionale della Campania è stato il sindaco di Serrara Fontana Rosario Caruso. «Il 22 ottobre – ha spiegato attraverso i social – abbiamo approvato la delibera con la quale è stato approvato il protocollo per lo screening degli alunni residenti che frequentano l’Istituto Comprensivo Forio 2. Considerata la chiusura della scuola sarà possibile iniziare la campagna di screening quando si ritornerà a scuola in presenza. Un medico si occuperà della somministrazione dei test, ai quali naturalmente ci si potrà sottoporre su base volontaria. Il protocollo è stato stilato in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Forio 2. La nostra intenzione era di estendere il test a tutti gli alunni residenti ma capirete che sarebbe inutile, dal punto di vista del monitoraggio dei negativi/ positivi, eseguire il test se ad effettuarlo non è l’intera classe. Speriamo che tutti decidano di far eseguire il test ai propri figli altrimenti come ho detto sopra non si procederà ad eseguirlo nelle classi ove non si raggiungerà il 100% di adesioni. 

Monitorare a cadenza quindicinale o mensile riduce il rischio di casi di focolai nelle classi. Il Ministro dell’Istruzione, di concerto con il Ministro della Salute, avrebbe dovuto prevedere un piano di screening ad inizio anno scolastico per tutto il personale scolastico e gli alunni. La priorità era questa se si voleva garantire una scuola sicura, nei limiti del possibile perchè sappiamo bene che il rischio zero non esiste». Ed in chiosa non manca una stoccata al ministro Azzolina: «Il Ministro ha preferito i banchi con le rotelle. Noi, seppur con il limite delle risorse, proviamo a dare qualcosa in più in termini di sicurezza e a tenere sempre lo sguardo vigile su tutto ciò che riguarda il mondo della scuola». 

LA DIRIGENTE MANCINO: «I BAMBINI DI PRIMA ELEMENTARE DEVONO TORNARE IN CLASSE» 

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L’Asl Napoli 2 Nord guidata dal direttore generale Antonio D’Amore sta lavorando per mettere a punto lo screening per i bambini della scuola dell’infanzia e delle prime classi della primaria. Tra oggi e domani dovrebbero cominciare ad essere effettuati i tamponi su base volontaria. Le prenotazioni saranno effettuate attraverso una piattaforma on line che consentirà di non creare file ed assembramenti. 

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«Da venerdì eravamo in attesa dell’ordinanza e non è stata diversa da ciò che ci aspettavamo», così esordisce la dirigente scolastica Ibsen Casamicciola Marilisa Mancino. «Aspettiamo la nota ufficiale dell’Asl che ci dia delle indicazioni precise su come effettuare lo screening. Per il momento i docenti ed il personale scolastico, così come a settembre, per la quasi totalità hanno espresso parere favorevole e si sottoporranno al tampone». Diversa, invece, la posizione dei genitori. «C’è chi ha già espresso delle preoccupazioni. Sono sempre stata convinta che almeno i bambini della prima elementare devono tornare in classe. Imparare a leggere e scrivere a distanza è impensabile». Fino a martedì, giorno previsto per la riapertura delle scuole «continueremo a lavorare per rendere la scuola ancora più accogliente». Le chat delle classi sono calde. C’è chi non vuole mandare i propri figli a scuola e chi è contento della riapertura. 

MA ADESSO LE MAMME SONO CONTRARIE: «ULTIMA DECISIONE DOPO LO SCREENING»

Le mamme hanno radicalmente cambiato idea sulla chiusura delle scuole in Campania. Se fino a 3 settimane fa si scendeva in piazza contro i provvedimenti del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che aveva disposto la «chiusura delle scuole» (con l’attivazione della didattica a distanza), ora tra i social network ed i gruppi WhatsApp c’è la “spinta” a non ripartire con la didattica in presenza e non far andare i bambini dell’infanzia e delle prime elementari negli istituti. Un tam tam che è arrivato anche all’assessore regionale alla Pubblica istruzione Lucia Fortini, che ha provato a rispondere a tutti i dubbi dei genitori. «Quando abbiamo sospeso l’attività didattica in presenza – spiega – lo abbiamo fatto sulla base dei dati di contagi che avevamo avuto. In questi giorni abbiamo cercato di capire, insieme ai rappresentanti sindacali, quali fossero le classi nelle quali veniva stressato di più il diritto allo studio. Proviamo con delle parziali aperture, anche perché la zona rossa ci può aiutare. Abbiamo immaginato di fare uno screening al personale docente e non, oltre che ai bambini, prima di farli tornare a scuola. Una richiesta “volontaria” perché sul piano sanitario non si può rendere obbligatoria tale scelta. Da martedì sarà possibile avere un numero verde e le famiglie, tramite una piattaforma, sarà indicato quanto e dove andare a fare il test, gratuitamente». L’apertura, comunque, sarà collegata anche al numero di test fatto ed al numero di positivi. «Anche per questo motivo – spiega l’assessore regionale – l’indicazione è di riapertura per martedì 24 novembre, per permettere all’Unità di Crisi di valutare i dati che arriveranno dallo screening che saranno vagliati e studiati. Stiamo cercando di capire se si possa tornare in presenza a scuola. La decisione definitiva sarà presa solo dopo questa ultima valutazione». 

AL VIA LO SCREENING

Da ieri è attivo il servizio di prenotazione di tamponi antigenici per l’effettuazione di screening su base volontaria, al personale docente e non docente della scuola dell’infanzia (sistema integrato di educazione e di istruzione 0-6 anni) e delle prime classi della scuola primaria, nonché agli alunni e relativi familiari conviventi. Per poter prenotare il tampone antigenico è necessario contattare il numero verde 800 814 818, attivo dalle ore 07:30 alle 19:30, per l’intera durata dello screening. Al momento della prenotazione sarà necessario fornire i propri dati anagrafici (comprensivi di cellulare ed e-mail), oltre all’istituto scolastico di appartenenza, e fornire il proprio consenso al trattamento dei dati personali. L’operatore telefonico comunicherà in tempo reale al cittadino, anche a mezzo mail, la data, l’orario e il luogo dove recarsi per effettuare il tampone antigenico, unitamente ad un numero di prenotazione da comunicare agli addetti della ASL.

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Maria

I nostri figli cavie con le maestre….vergogna ora con I contagi da zona rossa torniamo??? Allora tutti…cominciando da universita’ a scendere….e con assessori,sindaci e dirigenti in classe a rischiare con I nostri bambini…. All’ asilo I.piccoli senza distanziamento,tutti insieme,no mascherine….solo per la ministra non ci sta il contagio..a Ischia noi lo abbiamo.visto.e oggi con 700 positivi ufficiali..apriamo???? Bene sara’ una strage….io mia figlia non la mando…
Buon covid a tutti…..

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