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I TRADIZIONALI E SACRI RITI DELLA SETTIMANA SANTA:

La Pasqua è la massima solennità della fede cristiana e ogni anno si celebra la prima domenica di luna nuova di Primavera (tra fine Marzo e Aprile). Quest’anno 2018 ricorre domenica prossima 1 Aprile. I riti religiosi della Settimana Santa cominciati con la domenica delle palme di domenica scorsa 25 marzo, si  celebrano  con solennità in tutte le chiese parrocchiali dell’isola, in special modo, nella Chiesa Madre della diocesi, la Cattedrale  in Ischia Ponte con il Vescovo d’ Ischia Sua Ecc. Mons. Pietro Lagnese e parte del clero disponibile. Con il Mercoledì Santo, ossia ieri (innovazione confermata), si è entrati  nel vivo della Settimana di Passione. L’isola d’Ischia, per conto suo, mette in atto un intenso programma di cerimonie pasquali, distribuite per le  varie chiese parrocchiali dell’isola, da un clero vivamente mobilitato per assicurare agli isolani fedeli ed ai turisti, per le vacanze pasquali, quel grado di spiritualità diffusa, complice anche i residui del  clima giubilare di due anni fa  ancora in memoria,  in un ambiente che in circostanze come queste,  si accalora e vive gli eventi tra evidente trasporto  religioso e desiderio di tradizione. La giornata di ieri, Mercoledì Santo, ha offerto e avviato in primis questi motivi, a cominciare dalla Messa Crismale della sera che il Vescovo d’Ischia Sua Ecc. Mons. Pietro Lagnese ha celebrato nella Cattedrale di Ischia Ponte, insieme a tutti i sacerdoti della Diocesi isolana, con la consacrazione degli Olii Santi.  Nel tardo pomeriggi di oggi Giovedì Santo, sempre in Cattedrale avrà luogo la sacra funzione della Cena del Signore ( In Coena Domini) con la tradizionale lavanda dei piedi per i dodici apostoli scelti fra personaggi della  parrocchia e successivamente la Reposizione dell’Eucarestia nella Sacra Urna per l’adorazione serale e notturna  comunemente identificata per il  “Sepolcro” . La tradizionale visita ai “Sepolcri” per i fedeli isolani è l’atto finale della prima vera giornata mistica della Settimana Santa che si distingue particolarmente da  ciò che si vivrà domani Venerdì Santo.

LA MESSA CRISMALE E LA CONSACRAZIONE DEGLI OLII  SANTI  /  La messa del crisma celebtata  ieri sera, è la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo nella Cattedrale  che fino a due anni fa  aveva luogo  nel mattino del Giovedì Santo, ossia oggi. A questa messa, che vuole significare l’unità della Chiesa locale raccolta intorno al proprio Vescovo, sono invitati tutti i presbiteri della Diocesi i quali, dopo l’omelia del Vescovo, rinnovano le promesse fatte nel giorno della loro ordinazione sacerdotale. Ieri sera, come abbiamo detto sopra,  nel corso della  messa speciale, il Vescovo Mons. Pietro Lagnese, ha consacra gli Olii Santi: il crisma, l’olio dei catecumeni e l’olio degli infermi. Essi sono gli olii che si useranno durante tutto il corso dell’anno liturgico per celebrare i sacramenti. Il crisma viene usato nel battesimo, nella cresima e nell’ordinazione dei presbiteri e dei vescovi; l’olio dei catecumeni viene usato nel

battesimo; l’olio degli infermi viene usato per l’unzione degli infermi. Tutti i sacerdoti della Diocesi isolana, radunati  nella  chiesa-congrega dell’Arciconfraternita  di Ischia Ponte,  in corteo di  due ali con il Vescovo Lagnese in testa,hanno  raggiungi unto  la Cattedrale vicina. Ad attenderli  per seguire l’attesa funzione, hanno trovato  una chiesa gremita di fedeli.

LAVANDA DEI PIEDI AGLI “APOSTOLI” / Nel corso della celebrazione in Coena Domini,  che avrù luogo questa sera Giocvedì Santo, il Vescovo Lagnese  in Cattedrale effettuerà la Lavanda dei piedi agli “apostoli”. Una iniziativa che incuriosisce  sempre  chi è presente  alla funzione. E’ la rievocazione del  gesto e delle parole sacre di Gesù trasmesseci  dall’Evangelista Giovanni: “Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi

L’EQUIVOCO  DEL “SEPOLCRO  / La nostra tradizione ci porta a credere che i “sepolcri” allestiti con tanta cura, adorni di fiori primaverili  e vasi con fili gialli di grano, siano  il luogo dove è sepolto il corpo di Gesu’. Una sorta di tomba su cui pregare.  Infatti, Il termine “sepolcro” viene utilizzato ancor oggi nel linguaggio popolare nella nostra isola e in alcune regioni del Sud Italia per indicare quello che più propriamente andrebbe definito come “altare” o “cappella” della Reposizione. L’altare della Reposizione, per intenderci, è quello “spazio” della chiesa allestito al termine della “missa in coena Domini” del Giovedì Santo destinato ad accogliere le specie eucaristiche consacrate e a conservarle fino al pomeriggio del Venerdì Santo, quando, al termine della liturgia penitenziale, verranno distribuite ai fedeli per la comunione sacramentale. Dopo la messa vespertina del Giovedì, come si sa, non sono consentite altre celebrazioni eucaristiche fino alla notte di Pasqua.  Il ” giro dei Sepolcri ” per le varie chiese vicine, rimane tuttavia a Ischia,  uno degli eventi  più sentiti dai fedeli, anche se lo spirito della ” visita”  è profondamente mutato rispetto al passato.

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Antonio  Lubrano

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