LE OPINIONI

«Caffè Scorretto»  «Il buon senso condiviso» 

«Basta, è arrivato il momento di avere una direzione comune», questo in sintesi si potrebbe trarre da un passaggio della recente intervista all’ex Senatore e Coordinatore Regionale di Forza Italia, Domenico De Siano che ha accennato a Ida Trofa un suggerimento e mosso un invito al Sindaco Stani Verde a riprendere il “Patto per lo Sviluppo dell’isola d’Ischia” anche detto “Patto Strategico” di cui Forio è capofila.

«Basta, è arrivato il momento di avere una direzione comune», questo in sintesi si potrebbe trarre da un passaggio della recente intervista all’ex Senatore e Coordinatore Regionale di Forza Italia, Domenico De Siano che ha accennato a Ida Trofa un suggerimento e mosso un invito al Sindaco Stani Verde a riprendere il “Patto per lo Sviluppo dell’isola d’Ischia” anche detto “Patto Strategico” di cui Forio è capofila 

A guardar bene ciò che manca davvero – da anni – è una vera e propria strategia tra le Amministrazioni. Il già dirigente della Regione Campania, il dr. Mimmo Barra attuale esperto di una delle Commissioni più importanti dell’Agenzia Regionale del Turismo, sin dalla redazione del Piano per lo Sviluppo ha sempre cercato di invertire la tendenza.

Mimmo Barra

Sono in tanti a chiedersi oggi “per quale motivo i Comuni non si mettono insieme, in un tavolo permanente, per risolvere problemi che riguardano l’isola intera?”. La risposta a questa domanda, vale almeno l’accesso ai fondi POR della Campania nel ciclo di finanziamenti 2021/2027, cui si potrebbe aggiungere l’enorme flusso di denaro in arrivo con il PNRR. Dobbiamo cambiare paradigma e una parte della politica – qualcuno, non tutta – si è accorta che i comuni operano in modo sconclusionato, su ogni cosa, perdendo il fine ultimo delle loro azioni: l’isola d’Ischia, appunto. Quando si tratta delle sei amministrazioni, cui si riconduce una parcellizzazione eccessiva nel modo di procedere, magari andando in contrasto con quelle limitrofe, ecco, è in quel momento che la condotta diviene errata, specie se non tiene conto della costruzione di un dialogo stabile per favorire il benessere sociale e collettivo di Ischia.

Sono in tanti a chiedersi oggi “per quale motivo i Comuni non si mettono insieme, in un tavolo permanente, per risolvere problemi che riguardano l’isola intera?”. La risposta a questa domanda, vale almeno l’accesso ai fondi POR della Campania nel ciclo di finanziamenti 2021/2027, cui si potrebbe aggiungere l’enorme flusso di denaro in arrivo con il PNRR 

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Un comportamento che ha le sue ripercussioni immediate, per lo più negative, su tutti. Davvero i sindaci dei sei comuni non sono capaci di realizzare un contenitore-aggregatore d’idee da perseguire e realizzare progetti, generato da quelle parole spesso abusate tipo “cabina di regia inter comunale” o “tavolo comune di lavoro”, “sinergia” e la sfilza di sinonimi che hanno la medesima finalità di questo mondo isolato?

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Luca D’Ambra

L’ignavia, o la lentezza della politica nell’accorgersi delle esigenze dei poco più di 65 mila abitanti, contenute in temi fondamentali come economia, rilancio del turismo, disabilità, mobilità, trasporti e via dicendo, forse ha padroneggiato sull’interesse pubblico isolano. Probabilmente qualcosa nella direzione del Patto Strategico si starebbe muovendo anche se è difficile, al momento, stabilire in che misura. E le associazioni di categoria, dove sono? Dopo la lettera di giugno inviata ai Sindaci dal Presidente di Federalberghi, Luca D’Ambra nella quale chiese di riprendere il Piano Strategico, i numerosi suggerimenti di Marco Bottiglieri e Francesco Pezzullo e di altri rappresentanti del mondo sociale ed economico, ritorna viva la necessità di invitare le Amministrazioni a non distrarsi.

Davvero i sindaci dei sei comuni non sono capaci di realizzare un contenitore-aggregatore d’idee da perseguire e realizzare progetti, generato da quelle parole spesso abusate tipo “cabina di regia inter comunale” o “tavolo comune di lavoro”, “sinergia” e la sfilza di sinonimi che hanno la medesima finalità di questo mondo isolato? 

Uno strumento come il Patto Strategico richiede una grande attenzione e un’enorme competenza, sia nell’individuare fronti d’azione comuni sia per realizzare una strategia e la redazione di progetti cantierabili o comunque esecutivi.

Marco Bottiglieri

In questo “buon senso condiviso”, giustamente, sapere che cosa pensano i rappresentati delle associazioni isolane non sarebbe improduttivo di effetti. Perché il “piano” per salire lo scalino e volere a un nuovo ecosistema anche sociale che in se porta i semi della diversità, dell’evoluzione, del progresso, oltre a ragioni di ordine pratico relativo ai finanziamenti fino al 2027, passa soprattutto da loro.
Pagina Fb Caffè Scorretto di Graziano Petrucci 

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