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Traffico di droga, nuove richieste di prove

ISCHIA. Contrariamente alle previsioni, il processo a carico di Pietro Pesce e Pasqualina Siconolfi non si è concluso ieri.  Dinanzi la prima sezione penale del Tribunale di Napoli, era infatti in programma la discussione finale nell’ambito del processo sul traffico di droga tra la Spagna, Napoli e l’isola d’Ischia. Tuttavia, nell’ udienza di ieri mattina il Pubblico Ministero dottor Tufano ha chiesto al Tribunale un’integrazione probatoria, avanzando richiesta di perizia su una serie di conversazioni intercettate e riguardanti la posizione di Pesce, il quale è chiamato a rispondere del più grave reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Da parte sua l’Avvocato Michele Calise, difensore di fiducia di Pasqualina Siconolfi, a sua volta ha avanzato ulteriori richieste integrative: il penalista ha infatti chiesto l’esecuzione della perizia su una conversazione riguardante la posizione della sua assistita, in particolare in relazione agli episodi di furto commessi in data 19 e 22 settembre 2014 presso la Chiesa di Sant’Antonio da Padova e l’Istituto Scolastico “Enrico Ibsen” di Casamicciola Terme. L’avvocato Calise ha anche chiesto al Tribunale di esaminare di nuovo il teste Ilaria Argentieri, il carabiniere che ha svolto le indagini e che ha relazionato in merito alle intercettazioni. Scopo del difensore della Siconolfi è di ottenere maggiori delucidazioni in merito all’aggancio alle celle telefoniche delle utenze in uso a Ruben Barbato in occasione dei trasporti di sostanza stupefacente contestati alla sua assistita: infatti il carabiniere Ilaria Argentieri, della stazione dei Carabinieri di Napoli Vomero, nel corso della sua lunga deposizione, ha fatto riferimento alla presenza del Barbato in compagnia della Siconolfi, deducendo tale circostanza proprio dall’aggancio  del suo cellulare ad una  cella telefonica dell’isola d’Ischia. Il  Tribunale ha accolto tutte le richieste integrative avanzate dalle parti, ed ha subito disposto il rinvio all’udienza del 28 marzo per conferire nuovo incarico al perito in merito alla trascrizione delle conversazioni. Contestualmente è stata fissata anche la data del 23 maggio per l’ulteriore esame del carabiniere Ilaria Argentieri, come richiesto dalla difesa. Intanto, sono state rese note le motivazioni della sentenza a carico di tutti gli altri imputati, arrestati insieme a Pesce e Siconolfi nell’ambito della vasta operazione che smantellò il traffico di stupefacenti che transitava da Marano a Ischia, passando per il Vomero. In particolare, Ruben Barbato tramite il rito abbreviato, benché assolto in relazione al reato di associazione a delinquere, è stato riconosciuto colpevole di spaccio di sostanze stupefacenti e di furto aggravato e condannato alla pena di nove anni, due  mesi e venti giorni di reclusione. Slitta dunque verso fine primavera la conclusione dell’ultimo “ramo” processuale scaturito dalla complessa attività investigativa.

 

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