CRONACAPRIMO PIANO

Tragedia a Ischia, muore sulla Superstrada falciato da un’auto

Ancora una vittima della strada sulla nostra isola, si tratta del 16anni Viesmali Xhemal: il ragazzo era in vacanza sull’isola dove risiede la sorella.

Ormai davvero non ci sono parole, comunque la metteresti si correrebbe il rischio di cadere nella banalità. E di ripetere cose già dette, viste, sentite e scritte ad ogni latitudine e longitudine di questo piccolo angolo di paradiso (ma cominciamo davvero a dubitarne, ormai).

Il giovane camminava sul ciglio della strada quando Claudia Sasso ha perso il controllo della sua vettura invadendo la corsia opposta e centrandolo in pieno: la donna aveva già investito e ucciso nel 2007 in via Alfredo De Luca Raffaele Mira. Per lei è scattato l’arresto, disposta l’autopsia sulla salma

Ieri pomeriggio l’isola ha dovuto contare l’ennesima vittima della strada, la ventitreesima dal 2007 ad oggi, una media che fa rabbrividire. E ancora una volta la location è stata la Superstrada, la tristemente ribattezzata “strada della morte”, dove all’altezza di via Vicinale Fasolara si è verificato un sinistro davvero terribile, tragico nella sua dinamica. Un giovane ragazzo di sedici anni di nazionalità albanese, Viesmali Xhemal, sta percorrendo la Superstrada a piedi sul ciglio della strada in direzione Barano, verso i semafori. Da Casamicciola, e dunque sull’altra corsia, arriva la Peugeot condotta da Claudia Sasso. A un certo punto la conducente perde il controllo della vettura ed invade l’altra corsia. Per il povero ragazzo, che si trovava sull’isola perché era venuto in visita alla sorella, non c’è niente da fare. Viesmali Xhemal viene completamente travolto, e lo spettacolo che si presenterà ai soccorritori, che per ovvi motivi omettiamo nella nostra cronaca, è di quelli davvero raccapriccianti.

Sul posto accorrono immediatamente carabinieri, vigili urbani e gli agenti del commissatiato di polizia di Ischia, guidati dal vicequestore Alberto Mannelli, cui spetterà il compito di seguire le indagini. E ricostruire la dinamica, invero, diventa subito una questione tutt’altro che agevole, al punto che viene disposta la chiusura della Sopraelevata, interdetta al traffico veicolare: auto e moto, ovviamente, vengono dirottate su porto d’Ischia con la zona a traffico limitato che viene evidentemente “cancellata” temporaneamente per evitare una paralisi totale della circolazione. La strada, per la cronaca, sarà aperta soltanto quando le tenebre sono già calate. Nel frattempo accorrono i parenti della vittima e le scene ovviamente sono di strazio ma emerge anche un particolare inquietante, che rende la vicenda già tragica ancor più drammatica. Claudia Sasso, infatti, il 21 novembre 2012 aveva investito e ucciso nella centralissima via Alfredo De Luca a Ischia Raffaele Mira, maresciallo dei carabinieri in pensione. All’epoca dei fatti risultò negativa all’alcoltest, come peraltro ieri, ma è chiaro che la circostanza è di quelle davvero incredibili e lascia francamente senza parole.

Il sostituto procuratore ha disposto l’esame autoptico nei confronti della salma mentre la Sasso è stata poi condotta in via delle Terme, presso gli uffici del commissariato di polizia di Ischia. Ovviamente, dell’accaduto era stato messo al corrente anche il sostituto procuratore di turno. Claudia Sasso è stata arrestata per il reato di omicidio stradale ma è stata prima condotta presso l’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno per essere assistita dai sanitari. La donna era in evidente stato di shock, soprattutto per aver preso contezza di quanto accaduto. Ma gli agenti hanno anche perquisito l’abitazione della donna, che stando ad alcune indiscrezioni faceva uso di psicofarmaci, Una cosa è certa: sull’asfalto della Superstrada non c’è un segno di frenata ed è chiaro che questo è un altro dettaglio che inquieta. Ce ne sono tanti in questa brutta storia, forse troppi.

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Foto Franco Trani

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