Trani, appello a Garzo: «Decreto da revocare»
Il presidente del consiglio comunale di Ischia scrive alla presidente del Tribunale di Napoli dopo che il Consiglio Giudiziario ha votato il trasferimento delle udienze penali del giovedì dal presidio giudiziario isolano alla terraferma. L’invito a rivedere un provvedimento che rischia di rivelarsi un colpo “mortale” per la giustizia locale

Rischia di rivelarsi un colpo “mortale” per la giustizia isolana il trasferimento delle udienze penali togate del giovedì dalla sezione distaccata di Ischia al Tribunale di Napoli. Nell’attesa dell’assemblea degli avvocati alla presenza dei sindaci e anche di possibili manifestazioni di protesta e indizioni di scioperi, anche la politica locale comincia a guardare con la dovuta preoccupazione a quanto sta succedendo. Il primo a muoversi è il presidente del consiglio comunale di Ischia, che ha indirizzato una nota alla presidente del Tribunale di Napoli, Elisabetta Garzo, avente ad oggetto “Trasferimento dei procedimenti penali della sezione distaccata di Ischia presso la sede centrale del Tribunale di Napoli”.
Così esordisce l’esponente politico: “Gentile dottoressa, lo scrivente ha appreso a seguito di colloqui intercorsi con esponenti dell’Associazione Forense Isola d’Ischia, e per il tramite degli organi di informazione, del parere positivo espresso dal Consiglio Giudiziario di Napoli relativamente allo schema di decreto redatto dalla S.V., attraverso il quale la competenza dei procedimenti penali non affidati ai giudici onorari viene trasferita presso la sede del Tribunale di Napoli e sottratta così alla sezione distaccata di Ischia. Nel prendere atto del fatto che, come da Ella precisato, si procederà alla copertura del predetto posto vacante (il riferimento è al giudice togato presso il presidio giudiziario isolano) allorquando sarà definita la procedura concorsuale attivata dal Consiglio Superiore della Magistratura, non posso non fare presente che questa scadenza palesa tempi oggettivamente indecifrabili e che nel frattempo metterebbero in seria difficoltà il funzionamento della giustizia sull’isola d’Ischia in ogni suo apparato, oltre a rappresentare un provvedimento in controtendenza con quanto stabilito dal Governo centrale che di recente ha concesso un’ulteriore proroga al Tribunale di Ischia fino al 31 dicembre 2025 in attesa della più volte annunciata stabilizzazione”.
L’affondo dell’esponente politico:«La soluzione adottata rischia di avere ripercussioni negative sul “sistema Ischia” sotto tutti i punti di vista, auspico la disponibilità e sensibilità già manifestata in passato»
Poi Gianluca Trani sottopone anche un’altra serie di delicate questioni (con le annesse ripercussioni del caso) al suo interlocutore sottolineando quanto segue: “Mi preme poi di sottoporre alla Sua attenzione che il trasferimento delle udienze a Napoli creerà una serie di ovvi ed inevitabili disagi. Basti pensare al fatto che polizia municipale, carabinieri, polizia, tecnici comunali perderanno di fatto oltre mezza giornata di lavoro spesso per una deposizione di pochi minuti, privando anche uffici e presidi di unità lavorative che saranno sottratte alle loro abituali funzioni con danni non solo di natura economica facilmente intuibili. Ma anche i cittadini vedranno accrescere i loro costi per le trasferte, e tutto questo senza sottolineare i problemi logistici derivanti dall’insularità, specialmente nel periodo invernale quando i collegamenti marittimi spesso si muovono a singhiozzo a causa delle proibitive condizioni meteomarine. Insomma, appare evidente come questa soluzione rischia davvero di avere ripercussioni negative sul ‘sistema Ischia’ sotto ogni punto di vista”. Da qui lo scontato ed inevitabile epilogo della missiva: “In conclusione, dunque, interpretando anche il pensiero dell’amministrazione di cui mi onoro di far parte, la invito a rivedere la sua decisione ed a dotare in tempi ragionevoli la sezione distaccata di Tribunale di Ischia di un nuovo magistrato togato, mostrando quella disponibilità e sensibilità già più volte manifestata in un passato anche recente. Fiducioso in un positivo accoglimento della presente, l’occasione è gradita per porre i più cordiali saluti”.