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DIES DOMINICA – 1a domenica di Quaresima (anno B)

“Se il 333 è il numero che indica la Divinità, colui che vuole mettersi al di sopra dello stesso Dio viene indicato col numero 666. Il 666, indicato una volta, cioè per 1, esprime l’anno 666, seicentosessantasei. In questo periodo storico, l’Anticristo si manifesta attraverso il fenomeno dell’Islam, che nega direttamente il mistero della divina Trinità e la divinità di nostro Signore Gesù Cristo. L’Islamismo, con la sua forza militare, si scatena ovunque, distruggendo tutte le antiche comunità cristiane, invade l’Europa e solo per un mio materno e straordinario intervento, sollecitato fortemente dal Santo Padre, non riesce a distruggere completamente la Cristianità”(da Messaggio di NS di Fatima a don Stefano Gobbi, pag. 746, dal vol. ‘Ai Sacerdoti figli prediletti della Madonna’, con imprimatur).

La Quaresima è chiamata “segno sacramentale della nostra conversione”. Vuol dire che i quaranta giorni che passano e i riti che in essi celebriamo sono richiamo e manifestazione del nostro impegno a rivedere la vita e a giudicarla secondo le esigenze del Vangelo. Nella prima lettura dal libro della Genesi (Gn 9, 8-15) il diluvio ha distrutto e purificato. A conclusione della sua opera riprende una umanità nuova con la quale Dio ristabilisce la sua alleanza e la grazia della sua comunione. Nella seconda lettura dalla prima lettera di san Pietro apostolo (1Pt 3,18-22) Noè con i suoi è stato salvato dall’arca galleggiante sulle acque. San Pietro trova in quest’arca l’immagine del battesimo, dal quale siamo salvati noi. Nel Vangelo secondo san Marco (Mc 1, 12-15) anche Gesù prova la tentazione di Satana, ma non vi soccombe. Nel deserto rimane per quaranta giorni vittima della seduzione l’antico Israele, infedele a Dio. PB

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