CRONACA

Trasporti, la traversata Procida-Napoli per la disabile è un’odissea

In un video diffuso dalla Onlus “L’isola che non isola” si evidenziano le difficoltà che persone a mobilità ridotta sono costrette a subire sugli obsoleti traghetti che uniscono le isole alla terraferma. Il consigliere Borrelli (Verdi): «Le compagnie rimuovano barriere architettoniche»

I passeggeri che ieri mattina si sono imbarcati sul traghetto che unisce Procida alla terraferma si sono trovati a dover assistere a una scena surreale, non degna di un arcipelago che ospita, ogni giorno, migliaia di persone in cerca sulle isole del golfo di pace e tranquillità. Più che elementi tipici di una zona di villeggiatura sono stati costretti ad assistere a una scena che non vorremmo descrivere né raccontare. Per poter andare in gita con i propri compagni una bambina di 11 anni , che non può separarsi dalla propria carrozzina, è stata costretta a essere presa di peso da due passeggeri, probabilmente parenti o accompagnatori, e portata in sala passeggeri di peso. Nel video condiviso dalla onlus “l’isola che non isola” si può percepire tutta la difficoltà che persone con disabilità sono costrette a subire per utilizzare i mezzi pubblici, quelli che dovrebbero essere provvisti da lungo tempo di tutte le agevolazioni per far viaggiare tutti nella massima comodità, anche e soprattutto le persone a mobilità ridotta.

Il braccio di ferro tra consumatori e armatori va avanti da anni: il naviglio dei traghetti che unisce le isole dell’arcipelago campano alla terraferma è vecchio e obsoleto. I traghetti che servono le isole di Ischia, Procida e Capri sono stati messi in mare quando  l’attenzione alle esigenze dei disabili non era ancora ai livelli attuali. La maggior parte delle imbarcazioni non è in grado di accogliere in maniera soddisfacente persone diversamente abili.

Mancano gli ascensori per consentire a chi è costretto sulle sedie a rotelle di raggiungere con comodità il salone passeggeri dove aspettare con la massima tranquillità che la nave effettui il suo tragitto nel golfo di Napoli. Sono numerose le testimonianze di persone costrette a viaggiare nella sala predisposta alle autovetture. Anche Federconsumatori Campania ha preso a cuore la faccenda e ha voluto portare fino in tribunale una situazione che contraddistingue il modo di viaggiare nel golfo da sempre e a cui non è mai stato posto rimedio.

“Ci è stato segnalato un video che mostra le enormi difficoltà di due genitori di un ragazzo disabile che sono costretti a trasportare a mano la carrozzina lungo le scale di un traghetto diretto a Ischia. Purtroppo su quasi tutti i mezzi che operano le relazioni tra Napoli e le isole sono presenti delle barriere architettoniche che impediscono di fatto la mobilità delle persone affette da disabilità”. La denuncia arriva dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e dal conduttore de “La Radiazza” su Radio Marte Gianni Simioli. “Chiediamo alle compagnie di navigazione di intervenire per rimuovere le barriere, installando dispositivi che favoriscano la mobilità dei disabili. Non è accettabile che una persona in carrozzina abbia bisogno dell’ausilio di almeno altre due persone per risalire dall’ingresso del traghetto alle aree del salone o del ponte”.

La realizzazione di ascensori e di posti riservati alle persone a mobilità ridotta è fondamentale per permettere a tutti i cittadini, senza discriminazioni, di raggiungere la terraferma ed è inaccettabile che, da oltre dieci anni, la normativa posta a loro tutela venga totalmente ignorata dalle compagnie di navigazione.

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“Non si tratta esclusivamente di garantire il diritto al trasporto – aveva dichiarato il Presidente Stornaiuolo di Federconsumatori associazione che si è occupata diverse volte della faccenda – ma è una battaglia volta alla tutela della dignità di persone che, già quotidianamente, devono affrontare difficoltà e problemi anche a causa della presenza di barriere architettoniche”.

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