CRONACAPRIMO PIANO

Casamicciola ricorda Anna De Felice a 10 anni dall’alluvione

A 10 anni di distanza, il popolo della cittadina termale si è riunito per deporre una corona di fiori bianchi dinnanzi alla targa posta in memoria della giovanissima vittima dell’alluvione del 2009

10 anni. È passata una decade dal quel terribile 10 novembre del 2009 quando una rovinosa frana, fatta di fango, morte e devastazione venne giù dal vallone Senigallia trascinando con sé auto, motorini e centinaia di metri cubi di terreno e acqua, un mix devastante che non risparmiò nulla lungo il suo cammino. A 10 anni di distanza il popolo di Casamicciola si è riunito presso il parcheggio de l’àncora dove il Sindaco, buona parte dei consiglieri comunali e don Gino Ballirano hanno posto una corona di fiori bianchi dinnanzi alla targa posta in memoria di Anna De Felice. Presenti i genitori e il fratello della giovane vittima di quella terrible alluvione.

Si stava per concludere il 2009. In Vaticano c’era papa Benedetto XVI, la Merkel era stata da poco riconfermata alle elezioni federali tedesche e il presidente del consiglio Silvio Berlusconi e Il capo della protezione civile, Guido Bertolaso, ai primi di ottobre si trovavano a Messina per officiate i funerali di stato delle 37 vittime morte durante il nubifragio di Messina del 2 ottobre. Da Ischia vedemmo quelle immagini con sconforto e mai avremmo pensato che a distanza di 3 anni dalla frana di Monte Vezzi avremmo dovuto piangere altre vittime a causa del dissesto idrogeologico, come quelle che si vedevano in tv.

Un mese dopo le copiose precipitazioni si abbatterono su Ischia dando libero sfogo ai valloni ostruiti. Riportando morte mista a fango. “Siamo di nuovo qui a 10 anni da quella tragica mattina, grigia e triste per tante motivazioni. La nostra Casamicciola – dichiara Giovan Battista Castagna dinnanzi alla targa di Anna – fu messa a dura prova, ma ancora più doloroso fu affrontare la triste notizia di aver perso la giovane Anna De Felice. Casamicciola era messa in ginocchio ancora una volta, e ancora una volta per un’alluvione. Molte cose – ricorda Castagna – furono dette. Molte cose sono cambiate da allora e molte ancora devono cambiare.

Siamo un popolo straordinario perché siamo stati sempre capaci di risollevarci e guardare al futuro con la giusta speranza. Proprio ieri, abbiamo inaugurato la fine dei lavori a una palazzina dell’iacp della sentinella duramente colpita dal terremoto del 21.08.2017. Grazie alla tenacia, e all’operato di tante persone sei nuclei familiari sono ritornati a casa. Giusta considerazione per dare stimolo e fiducia a chi purtroppo oggi si trova fuori dalla propria abitazione. Siamo un popolo straordinario, ma un popolo che non perde tempo a criticare tutto e a non farsi carico delle proprie responsabilità. Tutto e tutti passano il tempo a dare colpe agli altri: alla politica, alle istituzioni, all’amico che abita affianco, ma in nessun modo puntiamo il dito su noi stessi. In nessun modo vogliamo accettare che la nostra Casamicciola, per quanto possa essere un territorio baciato dal sole, dalla terra, dal mare, dalla montagna, e per quanto queste cose rappresentano la nostra ricchezza sono anche fonti di delicatezza e di massimo rispetto. La natura non fa sconti, quando viene messa a dura prova.

Dobbiamo capire – ha sottolineato il sindaco scandagliando le cause della tragedia – che il nostro progresso deve camminare parallelamente al rispetto dell’ambiente.Dobbiamo capire che tanti nostri piccoli gesti quotidiani nell’andare a risparmiare in termini di plastica e di combustibile sommati fanno un grande potenziale e in progressione si ribaltano sull’ambiente e quindi su noi stessi. Dobbiamo iniziare a ifare che gli episodi del 10 novembre 2009 sono frutto di nostri atteggiamenti e che per quanto la natura possa essere mamma, può diventare matrigna. Iniziamo a capire che l’utilizzo di macchine produce una quantità di smog che influenza l’equilibrio atmosferico in modo irreversibile, e non solo. Iniziamo a capire che l’evento del 10.11.2009 è una ribellione della natura. E la politica deve fare la sua parte. La politica deve dare le giuste indicazioni. Deve occuparsi dell’assetto idrogeologico, deve preoccuparsi di realizzare opere infrastrutturali atte a contenere questi fenomeni che nella loro complessità possono avvenire anche per cause e combinazioni fortuite. Ma, stamattina il nostro ricordo deve andare alla nostra Anba De Felice ragazza che con la vita ha pagato questa ribellione della natura. Il nostro saluto va alla famiglia di anna e a tutti quelli che quella mattina di dieci Anni fa furono feriti. Ciao Anna,- ha concluso commosso il sindaco – la tua vita non passerà per niente. Casamicciola farà tesoro di quanto successo e allora come giusto che sia tutto tuo il posto nella storia di Casamicciola”.

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