CRONACA

Trasporti marittimi, maggiore attenzione per i pendolari che si recano ad Ischia

Ritardi dei traghetti e mancata coincidenza con gli autobus sono tra le maggiori difficoltà degli oltre cento tra lavoratori e studenti che ogni mattina si recano da Procida a Ischia. Pronta una petizione

La questione riguardante oltre cento, tra studenti ed insegnanti procidani, che ogni giorno arrivano in ritardo a scuola continua a creare una serie di preoccupazioni e reazioni. «Una situazione insostenibile – dice Giuseppe Giaquinto del Comitati Utenti Trasporto Isola di Procida – creata da una mancanza di programmazione ed organizzazione tra servizi marittimi e terrestri. Nave che arriva sempre in ritardo a Ischia per la mancanza di posto di ormeggio e che, anche quando arriva in orario, cioè per le ore 8, diventa complicato per tutti raggiungere i posti di studio e di lavoro dislocati nei vari comuni dell’isola. Bus EAV insufficienti, a volte inesistenti e con orari non integrati con i mezzi marittimi. Dirigenti Scolastici che avanzano soluzioni ma nessuno li ascolta.

Una situazione insostenibile che lede il diritto allo studio, inficia il diritto alla continuità territoriale, rischia di compromettere il normale svolgimento dell’anno scolastico. Ricordo ancora che per garantire il diritto allo studio agli studenti di Ischia che vengono a Procida noi rinunciammo alle nave Caremar per Napoli delle 7,30. Così, come, per garantire il diritto allo studio ai pochi studenti che da Monte di Procida vengono a Procida, la Regione Campania spende circa mille euro al giorno per il collegamento marittimo.Insegnanti e studenti sono esasperati. Come diceva qualche Dirigente Scolastico di Ischia in queste condizioni diventa difficile lavorare e studiare sulle isole e tra le isole. Un’assurdità su cui farò la mia parte di denuncia, a cominciare dal Prefetto. Ma Regione Campania e il Comune di Procida facciano percepire che esistono e che tutelano i propri concittadini. Non c’è nulla da monitorare – conclude Giaquinto – bisogna intervenire. Basta poco. Solo maggiore attenzione ed organizzazione verso noi isolani di serie B».

A testimoniare lo stato di forte malessere giungono anche le parole di un docente, Vanna Palladino, che da anni, ogni giorno, si reca a Ischia per lavoro: «Noi docenti procidani abbiamo firmato una petizione, sostenuta anche dall’Assessore Lucia Mameli, per chiedere alla Regione/Caremar un anticipo della corsa delle ore 7.25 che ritarda grandemente (sia nel venire da Napoli a Procida che fuori al porto di Ischia in attesa dell’uscita della Medmar) portandoci ad Ischia in orario non utile da poterci permettere di raggiungere le nostre scuole.

Ischia non è piccola ed i comuni sono sei! Da quello che ho letto su fb, anche i colleghi napoletani hanno difficoltà a raggiungere l’isola in orario perché l’aliscafo preposto tarda e i ragazzi procidani che studiano ad Ischia e partono con noi. Il ritardo dei vettori marittimi di 10-15 minuti ci pregiudica una presenza regolare nell’orario di inizio lezioni.

A tutti i diretti interessati, agli organi preposti, ai nostri delegati politici, alle società marittime, alla Regione CHIEDIAMO considerazione per il problema e una concreta soluzione.

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– Attenzione per i ragazzi che da Ischia vengono a studiare a Procida

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– Attenzione per gli studenti del Monte di Procida che vengono a studiare a Procida

– Attenzione per i pendolari procidani che vanno a Napoli (studenti, lavoratori e docenti)

– Attenzione per noi che studiamo e lavoriamo a Ischia? Possiamo avere un po’ di attenzione anche noi? Noi pendolari a Ischia?».

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