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Trasporti marittimi, nuovo appello dei pendolari

Tanti lavoratori dell’isola di Procida chiedono interventi urgenti ed efficaci per migliorare lo scalo portuale e il naviglio. Le parole di Vanna Palladino che sottolinea un fenomeno divenuto ormai abituale: «Basta una minima folata di vento per far sospendere i collegamenti, così davvero non si può andare avanti»

Situazione trasporti sempre al limite a Procida, la più piccola delle perle del golfo di Napoli continua a pagare più delle altre il prezzo di infrastrutture portuali inadeguate e di un naviglio non idoneo a navigare e manovrare in dette infrastrutture in determinate condizioni climatiche. Basta un’allerta gialla, un vento che espone particolarmente lo scalo a determinate folate e i collegamenti marittimi vengono sospesi. Problemi di attracco e di manovra nel porto di Procida che, nel caso in cui le condizioni meteo non si sano buone al 100%, implicano un quasi totale isolamento del territorio con tutto ciò che ne consegue in termini di vita e di lavoro. Una situazione ormai a limite che on può più tollerarsi quando ormai gli anni duemila hanno già superato il quarto. A denunciarlo sono ancora i pendolari procidani con in testa Vanna Palladino, insegnate in servizio a Procida che da messi si batte per la continuità territoriale ed i servizi minimi, si batte soprattutto per i trasporti ed un trattamento dignitoso degli isolani. Non sono solo le infrastrutture ad essere carenti, ma anche i mezzi piegati per svolgere i servizi di collegamento a mostrare più di una lacuna.

A far piovere ancor più sul bagnato il caso legato all’aliscafo della compagnia Caremar “Isola di San Pietro” rimasto fermo per intere settimane sul pontile del porto procidano perché guasto e inutilizzabile

Nel mirino ancora la ex compagnia pubblica Caremar: «L’Aliscafo Caremar Isola di San Pietro, si ferma in continuazione. La scorsa settimana e quella precedente sono state nere in termini di trasporti e sono state tantissime le corse saltate- dice la Palladino, sostenuta da circa 500 pendolari che manifestano il forte disagio patito soprattutto nei mesi invernali- ancora il porto è carente, il pontile aliscafi è rotto e c’è solo un punto di attraccato. Èchiaro che questo determina gravi problemi e disagi» conclude la Palladino che chiede a gran voce un intervento istituzionale e l’opportuna risoluzione di un problema, quello del porto di Procida e delle navi ed aliscafi che non vi riesco a manovrare in determinate condizioni meteo che sta a causano, un grave nocumento alla comunità tutta ed alla sua economia. Non si può più guarda finta di nulla, non si può continuare ad attendere che ci sia bel tempo per affrontare il nodo spinoso dei trasporti marittimi, dei porti e dei servizi portuali e marittimi agli isolani! Non si può più solo confidare nei bollettini meteo e nella perizia dei capitani a bordo, le isole, Procida ora hanno bisogno di fatti e concretezza, di certezze che allo stato non ci sono.

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