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L’appello di Vito Iacono ai neo parlamentari: «I terremotati hanno bisogno di voi»

FORIO – Sono trascorsi poco più di sei mesi dal tremendo terremoto che ha messo in ginocchio i Comuni di Casamicciola Terme e di Lacco Ameno. Nei giorni e nelle settimane successivi al violento evento sismico (che ha strappato alla vita le povere Lina e Marilena), sulla nostra isola sono giunti esponenti religiosi e politici, non ultimo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che promise che i terremotati non sarebbero stati abbandonati dalle istituzioni. Passano le settimane e i mesi, ma la situazione è sempre la stessa. E quelle visite ai luoghi colpiti dal sisma, agli occhi di chi ha perso tutto, appaiono per quello che sono: delle squallide passerelle. Di recente i riflettori si sono nuovamente accesi, e questo grazie alle telecamere di Mediaset. Sia nel servizio curato da Luca Abete di “Striscia la notizia” che in una recente intervista andata in onda durante il Tg5, i terremotati di Casamicciola e del limitrofo Comune di Lacco Ameno hanno dato sfogo a tutta la propria comprensibile rabbia. Generata, ovviamente, dal fatto che lo Stato – in quel fazzoletto di isola – è quasi del tutto assente.

Il malessere dei cittadini terremotati è stato recepito dal consigliere comunale di Forio Vito Iacono, che nel corso della giornata di ieri ha inviato una lunga lettera ai neo parlamentari eletti nel nostro collegio, e che a fine mese siederanno nelle aule di Montecitorio e di palazzo Madama. «I nostri terremotati e l’isola d’Ischia – ha dichiarato Iacono – hanno bisogno del loro supporto. Ritengo che possa essere l’occasione per mettere mano ad una legge che riconosca lo stato di zona disagiata e non solo per la sanità. Una legislazione anche ordinaria che salvaguardi i diritti dei cittadini della nostra isola al pari di ogni cittadino europeo. Uno studio comparato della legislazione, anche degli altri Stati europei, in materia di isole minori, non può non favorire la statuizione della Carta dei Diritti dei cittadini delle isole minori oltre che alla possibilità di deroghe in materia di fiscalità e di lavoro e di sburocratizzazione di alcune procedure in materia amministrativa. Speriamo che sia il Parlamento buono».

LA LETTERA DEL CONSIGLIERE VITO IACONO. Di seguito riportiamo, nella sua interezza, il testo della missiva inviata dal consigliere Vito Iacono agli onorevoli Mara Carfagna, Andrea Caso, Maria Domenica Castellone, Giuseppina Castiello, Domenico De Siano, Luigi Di Maio, Iolanda Di Stasio, Silvana Giannuzzi, Conny Giordano, Salvatore Micillo, Gennaro Migliore, Paola Nugnes, Antonio Pentangelo, Vincenzo Presutto, Michela Rostan, Sergio Vaccaro e Valeria Valente.

Carissimi Onorevoli, complimenti per la bellissima affermazione e auguri di buon lavoro. La Vostra elezione è frutto anche del consenso ricevuto da tanti cittadini della nostra isola che era compresa nel Vostro collegio di riferimento. Un’isola bella, ricca di giacimenti culturali e ambientali, un polo strategico per il turismo nel nostro Paese. Purtroppo, come ben saprete, nell’agosto scorso un grave sisma ha colpito una parte del nostro territorio provocando vittime e sfollati ed acuendo problematiche oramai cronicizzate. È necessario dare risposte concrete e immediate, dopo sei mesi dall’evento, alle migliaia di cittadini costretti ad abbandonare le proprie case, le proprie attività imprenditoriali, i propri luoghi di lavoro, la propria scuola. Vivono di insopportabili paure.

Nessuno è stato ad oggi in grado di dare segnali tangibili e credibili, in materia di emergenza, di ricostruzione, di futuro che appare nebuloso e incerto. Voi potreste rappresentare il nostro piccolo “parlamentino”. Non siete pochi! E poi, ritengo improrogabile la opportunità, la necessità di mettere mano ad una norma che statuisca la Carta dei Diritti dei cittadini delle isole minori per adeguare gli standard dei servizi offerti a quelli di tutti i cittadini europei in materia di Salute, Trasporti, Giustizia, Istruzione, Lavoro. Ecco, garantire da subito il riconoscimento anche per l’isola d’Ischia di “zona disagiata” e non solo per la Sanità.

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Ci sono le condizioni, anche con uno studio comparato con la legislazione degli altri Stati membri dell’Unione europea, per rivendicare deroghe che favoriscano una migliore e diversa vivibilità per i nostri cittadini. Deroghe in materia di fiscalità, lavoro, burocrazia. La spesa sanitaria o per godere di altri diritti sostenuta per un’isola minore non può e non deve incidere, ovviamente entro un certo limite, sul patto di stabilità. Ne va della sopravvivenza di tanti nostri anziani, disabili, ammalati. Ischia merita la Vostra attenzione e il Vostro impegno, lo merita per la sua Storia importante, per gli inestimabili giacimenti culturali, per le tante risorse di cui è ricca, le terme, il mare che salvaguardato con la realizzazione immediata degli impianti di depurazione.

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Senza riferirsi all’abusato termine di sostenibilità di cui tanto ha bisogno la nostra isola, lo merita un territorio che va tutelato e valorizzato, recuperando alla piena fruibilità il grande patrimonio dell’area pedemontana prevenendo fenomeni legati al dissesto idrogeologico e degli incendi figli di un insopportabile degrado e abbandono, lo meritano i tanti giovani sui quali vale la pena investire, rendendoli protagonisti di un percorso e di un processo che li renda protagonisti del loro futuro, qui a Ischia nella loro terra. Sono convinto che ci saranno le auspicate risposte come sono convinto che i nostri concittadini e le istituzioni locali vorranno e sapranno cooperare con il Vostro lavoro, stimolandolo e arricchendolo con continue e proficue sollecitazioni nell’interesse supremo di tutti!

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