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Sotto tiro di Mizar, le amministrative a Forio

Amo Forio. E’ dal 1953 che la frequento assiduamente e mi sono sempre interessato al paese. Nella prima repubblica tra alti e bassi le amministrazioni  di Forio, in modo caotico e senza programmazione, hanno creato uno sviluppo elevato ma hanno  completamente distrutto un territorio che era una miniera d’oro. Ricordo con dispiacere la sindacatura di Gaetano Colella che insieme a Francesco Del Deo e Antonio Trofa diedero la botta finale.

Franco Monti e Franco Regine entrambi con due consiliature non seppero invertire l’andazzo e con una miopia impressionante condannarono Forio a restare con un prodotto turistico di bassa qualità,  un territorio distrutto e senza infrastrutture serie, un paese da terzo mondo.

L’arrivo di Del Deo,che si proponeva come un grande imprenditore, faceva ben sperare. Abbiamo sotto gli occhi il disastro che è stato capace di fare negli ultimi anni. Davvero possiamo dire che gli ultimi trent’anni sono stati letteralmente buttati a mare. Traffico caotico, depuratori mai programmati, sistema spazzatura inesistente, distruzione dell’habitat e delle poche cose buone da conservare.

Ho scritto più volte che la creazione del parcheggio dei marinai nel porto e la mancanza di un sottopasso dalla Lucciola al tunnel hanno privato Forio di una zona di aggregazione in un posto incantevole. Cosa erano i ristoranti senza la stradina e con  la spiaggia del porto! Li ricordate? Una agorà che poteva accogliere migliaia di turisti in un ambiente veramente eccezionale.

Il parcheggio,come terminal di arrivo e partenza andava costruito nei pressi del campo sportivo con mezzi elettrici che lo collegavano al porto. Spero che i prossimi amministratori allarghino le loro vedute e si diano da fare per costruire una pista ciclabile insieme al Comune di Lacco Ameno che attraversando Mezzatorre, Zaro, San Francesco, il Fortino, Chiaia ed il lungomare di Citara arrivi al Poseidon.

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Un’altra cosa da fare è liberare la strada da Cavallaro a Citara dalle auto in sosta per permettere ad una metropolitana su gomma di raggiungere da Ischia la baia di Citara in 20 minuti. Come vorrei che fossero eletti amministratori che sviluppassero ancora di più l’agricoltura con il recupero dei terreni incolti!

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